Proroga bonus casa 2022: guida a novità, scadenze e requisiti

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In tanti speravano nel prolungamento degli incentivi edilizi e la Legge di Bilancio ha confermato le attese, ufficializzando la proroga dei bonus casa anche nel 2022 e introducendo diverse novità che coinvolgono sconto in fattura, ristrutturazioni, efficientamento energetico e tanti altri importanti aspetti.

Dal 1° gennaio 2022 la Legge di Bilancio è in vigore poiché proprio in quella data è stata effettuata la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Scopriamo allora tutto su cosa cambia effettivamente con la proroga dei bonus casa, riservando un focus particolare a scadenze e requisiti relativi alle agevolazioni coinvolte.

Data pubblicazione: 19-01-2022
Autore: Riccardo Vinci
Proroga bonus casa 2022: guida a novità, scadenze e requisiti

Proroga bonus casa 2022: ristrutturazioni edilizie

Si tratta di uno degli incentivi più richiesti, che resterà a disposizione di chi intende beneficiarne: è stata confermata la detrazione del 50% con il bonus ristrutturazioni, che è stato prorogato fino al 2024 senza altre modifiche sostanziali.

L’agevolazione del 50% è da suddividere in 10 rate annuali in dichiarazione dei redditi, per una spesa massima di 96.000 euro. Con il Decreto Rilancio, è stata estesa la facoltà di utilizzo di sconto in fattura e cessione del credito anche per questa agevolazione, una possibilità che resta valida anche nei prossimi anni.
Lo sconto in fattura del 50% per acquisto caldaia, nel caso di bonus ristrutturazione, viene erogato sia per la sostituzione di un generatore di calore a biomassa o gasolio sia nel caso di nuova installazione (purché l’impianto sia esistente). 

Bonus ristrutturazioni per sostituire la caldaia

È possibile beneficiare della detrazione per tanti lavori, alcuni dei quali coperti anche dal Superbonus 110%. Con il bonus ristrutturazioni si può scegliere anche di effettuare alcuni interventi tesi a migliorare il riscaldamento domestico come:

Chi può beneficiare del bonus ristrutturazioni?

L’agevolazione è destinata non solo ai proprietari o ai titolari di diritti sugli immobili su cui vengono eseguiti gli interventi edilizi, ma anche l’inquilino o il comodatario, i soci di cooperative, i soci di società semplici e gli imprenditori individuali.

In più, il bonus ristrutturazioni spetta anche a queste persone:

  • Il familiare che convive con il possessore o detentore dell’immobile e il componente dell’unione civile.
  • Il coniuge separato a cui viene attribuito l’immobile intestato all’altro coniuge.
  • Il convivente more uxorio, quindi che convive stabilmente con il proprietario o titolare dell’immobile anche senza aver contratto matrimonio.

Ecobonus 2022 per il risparmio energetico: le novità

Buone notizie anche per la detrazione del 50% per efficientamento energetico con l’Ecobonus: come il bonus ristrutturazioni, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato anche questo incentivo fino al 2024.

Come accennato, l’Ecobonus prevede la detrazione del 50% per lavori di riqualificazione energetica, ma come per altri bonus casa, in alternativa alla detrazione è possibile richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Proroga Ecobonus 2022: requisiti e beneficiari

Per accedere all’agevolazione, è necessario effettuare interventi di efficientamento energetico su immobili o edifici già esistenti, di qualsiasi categoria catastale.

Tra le altre cose, con l’Ecobonus è possibile sostituire il vecchio generatore termico e installare caldaie a biomassa purché si tratti di una caldaia a pellet classe 5 in classe ambientale 4 stelle o superiore. L’incentivo spetta a:

  • Contribuenti che conseguono reddito d’impresa.
  • Associazioni tra professionisti.
  • Enti pubblici e privati che non esercitano attività commerciale.
  • Persone fisiche.

Proroga Ecobonus 2022: condizioni

Lo sconto in fattura del 50% per acquisto caldaia, nel caso di efficientamento energetico, viene erogato in caso di nuova installazione di caldaia a pellet o in caso di sostituzione di una caldaia a biomassa di vecchia generazione con una nuova caldaia in classe 5. A tal proposito è importante fare alcune specificazioni riguardo ai requisiti da rispettare.

È possibili beneficiare dello sconto in fattura per Ecobonus 50% in caso di:

  • Abitazione costruita ed accatastata prima del 2012.
  • Impianto di riscaldamento già esistente alla data della richiesta di Ecobonus.
  • Sostituzione di caldaia a biomassa con nuova caldaia a pellet con certificazione 4 stelle o superiore.
  • Nuova installazione di caldaia a pellet con certificazione 5 stelle.

Proroga Ecobonus 2022: documentazione

In merito alla documentazione da produrre per l’accesso all’Ecobonus 50% per l’acquisto di una nuova caldaia a pellet in classe 5, bisogna distinguere la parte documentale per richiedere lo sconto in fattura al fornitore e la documentazione da produrre per portare a termine la pratica. È molto importante in questo senso affidarsi a professionisti che possano portare avanti la pratica dall’inizio alla fine. Ricordiamo inoltre che dal 12 Novembre 2021 è in vigore il Decreto Anti Frode che è valido sia per il Bonus Ristrutturazione sia per l’Ecobonus. Questo comporta la redazione di ulteriori documenti quali il visto di conformità e la relazione attestante la congruità dei prezzi.

Proroga Ecobonus 2022: documentazione da presentare al fornitore

I documenti da presentare al fornitore per richiedere lo sconto in fattura sono i seguenti:

  • Copia Carta identità e Tessera sanitaria;
  • Copia certificato di proprietà immobile (con concessione edilizia antecedente il 2012);
  • Visura catastale storica;
  • Documentazione attestante la presenza di una caldaia a biomassa installata (Nel caso in cui l’intervento sia richiesto per sostituzione);
  • Firma contratto fornitura che riporti la legge “Sconto in fattura applicato ai sensi dell'art.14 del decreto legge n.63/2013 e in applicazione delle previsioni dell'articolo 121 del decreto legge n.34 del 2020”
  • Bonifico parlante per efficientamento energetico che riporti n° Fattura e Modello Generatore;

Proroga Ecobonus 2022: documentazione per il disbrigo pratica

I documenti necessari per il disbrigo pratica (oltre a quelli sopra citati) riguardano le asseverazioni rilasciate dai professionisti, una volta esaminati i documenti del paragrafo precedente e successivi alle comunicazioni agli Enti preposti:

  • Firma deleghe ai professionisti per il disbrigo pratiche;
  • Certificato congruità dei prezzi (redatto da un Tecnico abilitato);
  • Visto di conformità (redatto da un Dottore Commercialista);
  • Comunicazione all’Agenzia delle Entrate: Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica
  • Ricevuta comunicazione Agenzia delle Entrate;
  • Comunicazione ENEA;
  • Certificato di conformità installazione (rilasciato dalla ditta installatrice al temine dei lavori)

Proroga Superbonus 110%: cosa cambia con la Legge di Bilancio 2022

La proroga del Superbonus 110%  e tutti gli aspetti che lo riguardano hanno rappresentato il nodo più grande per il Parlamento, che tanto ne ha discusso prima che venisse approvata la manovra finanziaria.

Alla fine, il Superbonus 110%  è stato prorogato per tutti, senza il tetto ISEE inizialmente previsto per le ville unifamiliari, ma con scadenze differenti in base a chi richiede l’agevolazione. Nulla cambia sul funzionamento dell’agevolazione, che offre l’opportunità di avere un bonus del 110% su interventi trainanti e trainati in grado di garantire l’aumento di due classi energetiche.

Proroga bonus casa 2022: nuove scadenze del Superbonus 110%

Quali sono le scadenze aggiornate del Super Ecobonus 110% dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio? Eccole:

  • Per i condomini e le persone fisiche proprietarie e comproprietarie di edifici che hanno da 2 a 4 unità immobiliari, la scadenza è il 2025. Dal 2023, però, l’incentivo sarà ridotto secondo un meccanismo di progressivo decalage: il contributo del 110% fino al 31 dicembre 2023 passerà al 70% fino a dicembre 2024 e al 65% fino al 2025.
  • Per IACP e altri istituti autonomi hanno come scadenza il 30 giugno 2023 per sostenere le spese agevolabili con il Superbonus 110%. È possibile estenderla fino al 31 dicembre 2023 se al 30 giugno sono stati già eseguiti almeno il 60% dei lavori previsti.
  • Per gli immobili indipendenti, le persone fisiche hanno la scadenza del 30 giugno 2022. Anche in questo caso è possibile prorogarla al 31 dicembre 2022, ma solo se al 30 giugno sono stati effettuati almeno il 30% degli interventi da realizzare.
  • Associazioni e attività sportive dilettantistiche possono richiedere l’incentivo fino al 30 giugno 2022.

Bonus casa 2022 con sconto in fattura e cessione del credito

Resta invariata l’opportunità di beneficiare dei bonus casa attraverso la cessione del credito e lo sconto in fattura, modalità che consentono di effettuare lavori in casa quasi a costo zero.

Inizialmente disponibili solo per il Super Ecobonus 110%, a partire dal Decreto Rilancio nel 2020 la possibilità di ricorrere a questi due meccanismi è stata estesa anche agli altri incentivi edilizi e la manovra finanziaria 2022 non ha introdotto nessuna modifica su questo aspetto.

Bonus casa 2022: visto di conformità e asseverazione congruità dei prezzi

Vale per tutti i bonus casa nel caso si richieda l’utilizzo di sconto in fattura e cessione del credito: anche nel 2022 sarà obbligatorio presentare il visto di conformità e l’asseverazione della congruità dei prezzi, in aggiunta naturalmente al resto della documentazione necessaria.

Introdotti già a partire da novembre con il Decreto antifrode (Dl 157/2021), i due documenti svolgono funzioni differenti: mentre il visto di conformità deve certificare la presenza della documentazione completa che occorre per ottenere l’incentivo fiscale sui lavori edilizi,

l’asseverazione della congruità dei prezzi attesta invece che le spese sostenute sono legittime, al fine di prevenire guadagni illeciti provenienti da spese gonfiate.

Con la nuova legge di bilancio, a proposito dell’asseverazione della congruità dei prezzi, viene introdotta una novità.
L’asseverazione della congruità delle spese sarà valida solo per forniture con importo complessivo superiore a 10.000,00 euro mentre per importi inferiori non sarà necessaria.

Quanto appena descritto è valido nel caso di Ecobonus, per quanto riguarda invece Superbonus 110% o Bonus ristrutturazione, l’asseverazione è sempre richiesta.I bonus casa sono incentivi validi anche per la sostituzione della caldaia: è il momento giusto per cambiare generatore termico e riscaldare casa  in modo efficiente ed ecologico, scopri come scegliere la migliore caldaia a pellet  per le tue esigenze.