Ecobonus 110%: come funziona? Guida a requisiti e interventi incentivati

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Se vuoi migliorare le prestazioni energetiche della tua abitazione, questo è il momento giusto per farlo. Vediamo insieme come funziona l’Ecobonus 110% e quali sono gli aspetti più importanti da considerare.

Data pubblicazione: 15-01-2021
Autore: Rosalia Tatano
Se vuoi migliorare le prestazioni energetiche della tua abitazione, questo è il momento giusto per farlo. Vediamo insieme come funziona l’Ecobonus 110% e quali sono gli aspetti più importanti da considerare | Tatano Energie Rinnovabili

Con il Decreto Rilancio, è stato introdotto l’Ecobonus 110%, noto anche come Superbonus: si tratta di detrazioni fiscali del 110% sulle spese sostenute per lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. Grazie al meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito, diventa possibile fare lavori in casa praticamente a costo zero.

L’agevolazione può essere richiesta per interventi effettuati dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (possibile proroga sino al 2023) e sarà suddivisa in 5 rate dello stesso importo. Ma come funziona il Superbonus? Quali sono i requisiti e gli interventi incentivati? Scopriremo questo e molto altro nella nostra piccola guida all’Ecobonus 110%.

Cosa rientra nell’Ecobonus 110%?

Dall’agevolazione fiscale sono escluse le nuove costruzioni, ma riguardano sia il singolo immobile che il condominio già esistente. Il super ecobonus spetta a due tipologie di lavori: interventi trainanti e interventi trainati.

Interventi incentivati trainanti

  • Cappotto termico. Gli interventi di isolamento termico devono riguardare almeno il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. In caso di condominio con più di 8 unità abitative, la spesa massima detraibile è di 30.000 euro per ogni unità, che salgono a 40.000 euro per ogni unità in edifici fino a 8 unità abitative e a 50.000 euro per gli immobili unifamiliari o per gli appartamenti in condominio ma con accesso indipendente.
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento all’interno di condomini. L’ecobonus 110% riguarda anche le spese di smaltimento del vecchio impianto, la sostituzione della canna fumaria, la sostituzione dei sistemi di distribuzione come le tubazioni, di emissione come i caloriferi e di regolazione come le valvole termostatiche. La spesa massima detraibile è di 20.000 euro per ogni unità in edifici fino a 8 unità abitativa e di 15.000 euro per ogni unità in edifici con più di 8 unità.
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento all’interno di edifici unifamiliari o di edifici plurifamiliari ma con accesso indipendente. Per le zone non metanizzate, la detrazione interessa anche l’installazione di caldaie a biomassa a basse emissioni (classe 5). La spesa massima detraibile con il Superbonus al 110% è di 30.000 euro.

Interventi incentivati trainati

Se eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali o trainanti, l’Ecobonus 110% spetta anche per i cosiddetti interventi trainati, cioè alcune tipologie di lavori quali:

  • Interventi di riqualificazione energetica per migliorare le proprie classi energetiche.
  • Installazione di sistemi solari termici e di accumulatori di energia a loro collegati.
  • Realizzazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Come ottenere il superbonus 110%?

Per poter ricevere il super ecobonus, è necessario assicurare il miglioramento di due classi energetiche o la massima, da dimostrare con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) che dovrà essere redatto da un tecnico abilitato. Ecco come ottenere il Superbonus 110%:

  • Si deve pagare con bonifico bancario o postale parlante, in cui siano espressi chiaramente la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del destinatario del bonifico.
  • Dove previsto, è necessario depositare in Comune la relazione tecnica dell’intervento.
  • Occorre farsi rilasciare l’Attestato di Prestazione Energetica sia prima che dopo l’esecuzione dei lavori.
  • Entro 90 giorni dalla data di fine lavori, devono essere inviati sul sito ENEA dedicato alle detrazioni fiscali i dati per la compilazione della scheda descrittiva (presi dall’Ape) e quelli per la scheda informativa dell’intervento.

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