Cosa vuol dire riscaldamento geotermico?
Gli ultimi dieci anni sono stati caratterizzati da una sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali: dalla rivalutazione dei combustibili fossili alla maggiore attenzione da parte degli stati nei confronti di comunità energetiche o energie da biomasse.
È in questo contesto che assume rilevanza l’impianto geotermico per il riscaldamento: un sistema che sfrutta il calore naturale della terra per scaldare la casa durante l’inverno. Il guscio più esterno del pianeta Terra, la crosta terrestre, ha una profondità che va dai 35 ai 90 km e ha una caratteristica interessante: la temperatura del terreno di cui è composta aumenta di 1 grado ogni 33 metri di profondità. Questo significa che il terreno è naturalmente più caldo tanto più si scende in profondità. Perché quindi non cercare di creare impianti in grado di prelevare quel calore e usarlo all’interno di un’abitazione?
Uno dei vantaggi derivanti dalla natura della crosta terrestre è il suo mantenere la temperatura costante a prescindere dalla stagione; questo significa che un impianto geotermico è in grado di funzionare tanto durante l’estate (quando la temperatura esterna è maggiore di quella del terreno) quanto durante l’inverno (quando la temperatura esterna è minore di quella del terreno).
Quante tipologie di impianti geotermici esistono?
A seconda dei gradi centigradi raggiunti durante il processo di conversione dell’energia esistono 3 diverse tipologie di impianti geotermici utilizzabili:
- Alta entalpia: sistemi in cui la temperatura raggiunge o supera i 150° gradi centigradi, solitamente impiegati per la produzione di energia elettrica geotermica;
- media entalpia: sistemi in cui la temperatura è tra gli 80° e i 150° gradi centigradi, solitamente impiegati per produzione di energia elettrica o teleriscaldamento;
- bassa entalpia: sistemi in cui la temperatura si muove tra i 20° e gli 80° gradi centigradi, l’opzione più popolare per il riscaldamento domestico.
Esistono anche sistemi geotermici in grado di sfruttare il calore contenuto nelle risorse idriche del sottosuolo come le acque di falda; essi sono anche noti come sistemi geotermici ad anello aperto.
Come funziona un impianto geotermico?
Gli impianti di riscaldamento geotermico domestico si possono scomporre in tre componenti fondamentali: un sistema di captazione del calore, una caldaia a biomassa e un sistema di distribuzione del calore.
Cos’è il sistema di captazione del calore
Con sistema di captazione del calore si intende un sistema di sonde geotermiche interrate realizzate in polietilene. All’interno di queste scorre un liquido termovettore (o più raramente un gas) che ha lo scopo di raccogliere il calore contenuto nel terreno o nell’acqua sottostante, così da trasportarlo all’accumulo di acqua tecnica.
Esistono 3 principali tipologie di sonde: quelle verticali, quelle orizzontali e quelle a spirale. Le sonde verticali vanno interrate a grandi profondità e sono le sonde più utilizzate quando la sorgente di calore utilizzata non è il terreno ma una falda acquifera sottostante. Le sonde orizzontali invece hanno il vantaggio di venire installate a basse profondità, circa 1 o 2 metri, e di diramarsi orizzontalmente occupando più superficie. Le sonde a spirale invece vanno interrate a 4/6 metri, offrendo una resa maggiore delle orizzontali senza la difficoltà di installazione di quelle verticali. Considerando il costo importante di realizzazione di un impianto geotermico, il fine è ovviamente quello di ottimizzare il più possibile i consumi per il condizionamento invernale. Questo significa che nel caso di sonde verticali, per avere acqua a temperatura più alta (diminuendo i consumi della caldaia di integrazione) bisogna superare anche i 100 mt di profondità. La profondità necessaria dipende tanto dalla tipologia di impianto ma soprattutto dalla struttura da riscaldare.
Caldaia a biomassa per impianto geotermico
In un impianto geotermico la caldaia a biomassa, ha il compito di integrare la temperatura dell’acqua prima che questa venga distribuita ai terminali. In questo caso l’acqua contenuta nell’impianto geotermico passa all’interno di un accumulo di acqua tecnica. Se la temperatura è uguale a 65 °C la caldaia non si attiva. Quando la temperatura è sotto i 65°C la caldaia si accenderà automaticamente per l’integrazione. In questo modo si otterrebbe un impianto estremamente efficiente, a risparmio energetico e al 100% ad energia rinnovabile.
I sistemi di distribuzione del calore e i terminali più indicati
Il sistema di distribuzione del calore di un impianto geotermico può funzionare a basse o ad alte temperature. In questo caso le soluzioni più congeniali sono impianti a pavimento o a termosifoni. Al sistema di distribuzione del calore va anche accoppiato un serbatoio d’accumulo, indispensabile per immagazzinare l’acqua calda da distribuire tanto per gli usi sanitari quanto per il riscaldamento. Allo stesso accumulo sarà possibile integrare un sistema solare termico per l’integrazione di energia solare.
Quanto costa un impianto di riscaldamento geotermico?
L’impianto, nonostante i grandi vantaggi, ha però un grande difetto: il suo costo. L’installazione di un impianto geotermico ha costi variabili che dipendono da molteplici fattori: il tipo di terreno in cui l’impianto va installato, le dimensioni dell’edificio da riscaldare, la qualità e la tipologia dei componenti utilizzati e il grado di isolamento termico dell’abitazione.
In maniera molto sommaria è possibile racchiudere il costo di un impianto per un’abitazione di 100 metri quadri in un intervallo che va dai 30.000 ai 60.000 euro; a ciò va poi aggiunto il costo per la realizzazione di un sistema di terminali per la distribuzione del calore (termosifoni o impianto a pavimento)La variabilità dei costi dipende anche dal tipo di sottosuolo a disposizione; indispensabile è l’esecuzione di un’indagine geologica da parte di un operatore specializzato così da conoscere preventivamente le caratteristiche del terreno. In questo modo, oltre a evitare complicazioni e imprevisti, è possibile scegliere la tipologia di impianto geotermico più adatto alle proprie necessità.
Ovviamente, l’installazione di un impianto geotermico, è più indicata in caso di nuova costruzione o di demolizione e ricostruzione. Se stai valutando la tipologia di impianto di riscaldamento idonea alla tua nuova casa possiamo darti il nostro aiuto. I nostri esperti saranno a tua disposizione per una consulenza.
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