Zone climatiche: periodi di accensione del riscaldamento

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Man mano che le temperature autunnali e invernali scendono, diventa sempre più forte l’esigenza di mettere in moto la caldaia per assicurarsi il calore desiderato. Ma il periodo e le ore giornaliere di accensione del riscaldamento non sono uguali in tutta Italia: sono determinati in base alle zone climatiche, identificate non da criteri geografici, ma secondo la media delle loro temperature giornaliere.

In questo modo, è possibile stabilire il fabbisogno termico di ogni zona climatica e contenere consumi ed emissioni di CO2 nell’atmosfera. Scopriamo allora tutto ciò che è utile sapere sulle disposizioni vigenti per accendere i nostri impianti di riscaldamento quando è consentito.

Data pubblicazione: 16-11-2021
Autore: Rosalia Tatano
Zone climatiche: periodi di accensione del riscaldamento

Come sono determinate le zone climatiche?

L’unità di misura utilizzata per individuare le sei aree è rappresentata dai gradi giorno. Di cosa si tratta? È l’indicatore che permette di stabilire quanto è freddo il clima in quella zona.

Sostanzialmente si calcola sommando la differenza tra la temperatura dell’ambiente interno, per convenzione 20° C, e la temperatura media esterna. Maggiore è il valore dei gradi giorno, più fredde saranno le condizioni atmosferiche.

Quali sono le zone climatiche?

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993 ha suddiviso il territorio italiano in sei zone climatiche:

  • Zona A: comuni che hanno non più di 600 gradi giorno.
  • Zona B: comuni che hanno un numero compreso tra 600 e 900 gradi giorno.
  • Zona C: comuni che hanno un numero compreso tra 901 e 1400 gradi giorno.
  • Zona D: comuni che hanno un numero compreso tra 1401 e 2100 gradi giorno.
  • Zona E: comuni che hanno un numero compreso tra 2101 e 3000 gradi giorno.
  • Zona F: comuni che hanno più di 3000 gradi giorno.

Quando si possono accendere i riscaldamenti?

In base all’area in cui si vive, è possibile conoscere il periodo dell’anno e il limite di ore giornaliere in cui è permessa l’accensione del riscaldamento:

  • Zona A: dal 1° dicembre al 15 marzo, fino a 6 ore giornaliere.
  • Zona B: dal 1° dicembre al 31 marzo, fino a 8 ore giornaliere.
  • Zona C: dal 15 novembre al 31 marzo, fino a 10 ore giornaliere.
  • Zona D: dal 1° novembre al 15 aprile, fino a 12 ore giornaliere.
  • Zona E: dal 15 ottobre al 15 aprile, fino a 14 ore giornaliere.
  • Zona F: nessuna limitazione.

In qualsiasi area, la temperatura dell’ambiente interno non deve superare i 20 gradi, con una tolleranza di massimo 2 gradi. In caso di meteo particolarmente freddo, è consentita l’accensione del riscaldamento per un numero di ore più elevato, in base alle disposizioni dei sindaci.

Zona climatica e incentivo Conto Termico 2.0

Hai intenzione di sostituire la caldaia beneficiando dell’incentivo Conto Termico 2.0 ? La zona climatica in cui si vivi è uno degli elementi che maggiormente influenza la percentuale a cui si ha diritto: più è fredda l’area in questione, maggiore sarà l’incentivo erogato.

Ad esempio, le caldaie in classe 5 Tatano  possono accedere a un incentivo che va da un minimo di 2.511,00 euro per la Zona climatica A fino a un massimo di 7.553,00    euro per la Zona climatica F. Questo esempio interessa alcune caldaie da 30 kW della gamma Tatano. Per caldaie di potenza superiore, sempre per uso residenziale, gli incentivi arrivano anche a 24.300,00 euro.  Oltre alla zona climatica l’incentivo è determinato dall’efficienza e dalle emissioni della caldaia.
Se devi sostituire la tua caldaia a gasolio o a pellet di vecchia generazione potresti beneficiare dell’incentivo conto termico.  Contattaci per avere ulteriori informazioni.

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