Bando Regione Emilia Romagna per sostituire la caldaia: in cosa consiste l’incentivo?
L’agevolazione si fa carico della differenza tra ciò che è coperto dal Conto Termico 2.0 e il 100% delle spese ammissibili. Per usufruirne, è necessario sostituire un vecchio generatore termico a biomassa con un nuovo impianto di riscaldamento a legna o pellet di Classe 5 stelle().
Il contributo regionale viene accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario. La giunta regionale dell’Emilia Romagna ha deciso di finanziare l’iniziativa, è possibile presentare la domanda di partecipazione fino alle ore 14 del 31 dicembre 2023.
Chi può partecipare al bando dell’Emilia Romagna per la sostituzione della caldaia?
Prima di tutto, il soggetto richiedente deve aver ottenuto il contributo Conto Termico 2.0, a cui si aggiunge l’incentivo regionale. In più, deve soddisfare questi requisiti:
- Residenza in un comune della Regione Emilia Romagna ubicato nelle zone Agglomerato di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est, dove è più probabile che venga superato il valore limite giornaliero di PM10.
- Essere proprietario o detentore/utilizzatore di un immobile con qualunque categoria catastale.
- Avere intenzione di sostituire un generatore termico a biomassa di potenza inferiore o uguale a 35 kWt e classificazione ambientale inferiore o uguale a 4 stelle con un nuovo impianto a biomassa per il riscaldamento domestico di potenza inferiore o uguale a 35kWt con certificazione ambientale di Classe 5 stelle.
Non è al momento possibile accedere a questo incentivo in caso di nuova installazione.
Prescrizioni per chi partecipa al bando dell’Emilia Romagna per impianti a biomassa
Attenzione ai paletti posti dalla Regione per accedere all’agevolazione:
- Non è possibile superare il 100% della spesa ammissibile. Chi desidera ricevere il contributo regionale da una parte deve dichiarare di non eccedere quella soglia attraverso altri incentivi e, dall’altra, si impegna a non beneficiare neanche in futuro di altri incentivi che possano far oltrepassare il limite indicato.
- Il contributo regionale non è cumulabile con le detrazioni fiscali.
- I richiedenti non devono aver ricevuto condanne penali nei cinque anni precedenti.
- Chi fa richiesta deve avere tutti i requisiti al momento della presentazione della domanda.
Quali spese copre il bando regionale dell’Emilia Romagna per generatori a biomassa?
I beneficiari dell’incentivo promosso dalla Regione possono agevolare tutte le spese necessarie per attuare l’intervento e contestualmente valide per il Conto Termico 2.0. In particolare:
- Smontaggio e dismissione del vecchio generatore termico.
- Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche dei sistemi di contabilizzazione individuale.
- Opere idrauliche e murarie necessarie per sostituire la caldaia.
- Interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione.
- Prestazioni professionali.
Anche il trasporto fa parte delle spese ammissibili (tutte comprensive di IVA).
Come presentare domanda?
È possibile fare richiesta di partecipazione al bando regionale fino alle ore 14 del 31 dicembre 2023 presentando la propria domanda online all’interno dell’area “Approfondimenti” presente sulla pagina dedicata all’invio delle domande sul sito della Regione Emilia Romagna.
È obbligatorio inserire un codice IBAN esclusivamente italiano. Qualora dovesse cambiare, è possibile aggiornare l’IBAN nella domanda e naturalmente è consigliabile compilare questo campo con grande attenzione: eventuali errori nell’indicazione del codice determinano l’impossibilità di ricevere il contributo dalla Regione.
Non sono ammesse altre modalità alternative all’invio tramite sito web. Per accedere alla piattaforma regionale, è necessario utilizzare le proprie credenziali di identità digitale SPID o
FedERa. Per richiedere ulteriori informazioni, è possibile inviare una mail all’indirizzo bandocaldaie@regione.emilia-romagna.it oppure si può chiamare l’URP della Regione Emilia Romagna al Numero Verde. 800.662.200.
Caldaia a biomassa 5 stelle: il riscaldamento più ecologico ed efficiente
Il bando della Regione Emilia Romagna promuove la diffusione di caldaie a biomassa e, in particolare, di impianti di riscaldamento con 5 stelle, il top per riscaldare la propria abitazione in modo ecosostenibile.
Questi modelli a basse emissioni risultano i migliori come impatto sull’ambiente: scopriamo quali caratteristiche devono possedere per rientrare in questa categoria.
Certificazione ambientale 5 stelle per impianti a biomassa
Per ottenere la certificazione di qualità ambientale più elevata, un generatore termico a biomassa come una caldaia a pellet deve garantire precise prestazioni minime, stabilite dal decreto ministeriale n. 186 del novembre 2017. In particolare:
- Particolato primario (PP): 10 mg/Nm³ (normal metro cubo, che equivale alle condizioni di un metro cubo a 0°C e pressione di 1 atmosfera).
- Composti organici totali (COT): 5 mg/Nm³.
- Ossidi di azoto (NOx): 120 mg/Nm³.
- Monossido di carbonio (CO): 25 mg/Nm³.
- Rendimento: 92%.
La certificazione ambientale 5 stelle viene rilasciata esclusivamente da un organismo accreditato. Solo dopo aver ricevuto il certificato da un ente terzo, il costruttore può indicare la categoria ambientale in cui rientra il modello.
Riscaldamento a biomasse a basse emissioni: vantaggi principali
Anche la Regione Emilia Romagna sostiene una tipologia di riscaldamento green come le caldaie a pellet. Perché ha scelto proprio l’energia rinnovabile della biomassa? Per una serie di vantaggi, tra cui:
- Convenienza economica. Biomasse come pellet e cippato hanno un prezzo inferiore ai tradizionali metano e gasolio, rispetto a cui non devono temere eventuali rialzi improvvisi legati alle imprevedibili oscillazioni dei mercati.
- Convenienza nei consumi. Con le caldaie a pellet occorre meno combustibile sia perché l’impianto ha consumi più bassi, sia perché il pellet ha un potere calorifico più alto rispetto ai combustibili fossili.
- Conveniente anche per l’ambiente. Le biomasse rappresentano una fonte di energia rinnovabile, che consente di dare una seconda vita a scarti altrimenti da smaltire diversamente, favorendo meccanismi di economia circolare. Inoltre, le caldaie a biomassa sono a impatto zero sull’ambiente: diffondono basse emissioni di anidride carbonica, che comunque viene riassorbita dalle piante.
- Facile da trovare. Il pellet è presente in negozi con diffusione capillare come supermercati, brico e ferramenta.
- Facile da pulire. Il riscaldamento a pellet produce una quantità di cenere molto bassa, che agevola la pulizia della caldaia.
Grazie al bando della Regione Emilia Romagna per la sostituzione di impianti a biomassa è più semplice dotarsi di un modello evoluto ed estremamente efficiente. Come la caldaia a pellet 5 stelle Blu Evo o la caldaia a biomassa Kalorina Serie 22 CL 5
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