Fondo Kyoto 2022: riaperto il bando per l’efficientamento energetico delle PA

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Con il decreto direttoriale n. 463 del 30 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 marzo 2022, il Ministero della Transizione Ecologica ha riaperto i termini per la presentazione delle domande per la concessione dei finanziamenti a tasso agevolato del Fondo Kyoto destinato ai soggetti pubblici.

Il Fondo Kyoto 2022 è indirizzato alla realizzazione di interventi di efficientamento energetico e idrico. In questo articolo scopriremo le principali caratteristiche del fondo, attenzionando particolarmente gli interventi ammissibili legati al miglioramento di almeno due classi energetiche. Daremo uno sguardo anche a chi può accedervi e come fare a presentare la propria domanda.

Data pubblicazione: 01-06-2022
Autore: Rosalia Tatano
Fondo Kyoto 2022: riaperto il bando per l’efficientamento energetico delle PA

Cosa finanzia il Fondo Kyoto?

Il cosiddetto Fondo Kyoto era inizialmente stato pensato espressamente per i soli edifici scolastici e universitari (art. 9 del DL 91/2014), ma la legge di bilancio del 2019 (nello specifico l’art. 1, comma 743 della legge 145/2018) ha ampliato il suo campo di applicazione alle strutture socio-sanitarie e agli impianti sportivi di proprietà pubblica.

Era stata chiusa ufficialmente il 20 dicembre 2021 la precedente tranche di presentazione di domande, ma attraverso il nuovo decreto direttoriale n. 463 del 30 dicembre 2021 è stata riaperta la possibilità di presentare domande di finanziamento per il Fondo Kyoto entro le ore 24:00 del 31 luglio 2022. Il totale di risorse per questa nuova tranche ammonta a più di 187 milioni di euro disponibili.

Il fondo concede finanziamenti sotto forma di prestiti a tasso agevolato alle PA per la realizzazione di interventi mirati a migliorare l’efficienza energetica e il risparmio idrico degli immobili. Il tasso di interesse agevolato è pari allo 0,25% per una durata massima del finanziamento di 20 anni.

Le risorse economiche messe a disposizione ammontano per la precisione a 187.021.292,95 euro, e l’importo massimo previsto per singolo edificio ammonta a 2 milioni di euro. I soggetti interessati, però, possono presentare più domande di finanziamento.

Puoi leggere il testo completo del bando sulla pagina dedicata sul sito del MiTE.

A chi è rivolto il Fondo Kyoto?

Chi può chiedere il finanziamento del Fondo Kyoto 2022? Il fondo è attualmente rivolto a edifici di proprietà pubblica nei campi dell’istruzione, della sanità e dello sport. In particolare sono coinvolte:

  • Strutture scolastiche e universitarie, compresi asili nidi e istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM);
  • Impianti sportivi, se non sono compresi nel “Piano per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane” di cui all’art. 15 del DL 185/2015;
  • Ospedali, policlinici ed edifici adibiti a servizi socio-sanitari.

 Nello specifico il finanziamento può essere richiesto da:

  • Soggetti pubblici proprietari delle strutture citate sopra;
  • Soggetti pubblici che hanno in uso le strutture citate sopra, sia a titolo oneroso sia a titolo gratuito;
  • Fondi di investimento immobiliare (secondo il DL 98/2011) per le sole strutture scolastiche e universitarie.

Quali interventi per l’efficienza energetica sono previsti?

Il Fondo Kyoto 2022 si rivolge a numerosi interventi legati all’efficienza energetica.

È possibile finanziare interventi di isolamento termico degli edifici, sostituire infissi e finestre e installare sistemi di schermatura e ombreggiamento. È possibile installare caldaie a biomassa e pompe di calore in sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti, installare collettori solari termici, installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore e sistemi BACS di automazione per controllo, regolazione e gestione degli impianti termici della struttura.

Il fondo prevede anche il finanziamento delle spese di analisi, monitoraggio e diagnosi energetica per un totale di 30.000 euro di spesa massima per edificio).

Gli interventi, affinché siano ammissibili, dovranno però prevedere un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. Per questo sarà essenziale fare effettuare la diagnosi energetica certificando tramite l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) la classe energetica di partenza e allegare le relazioni tecniche che illustrano e individuano gli interventi previsti e i risultati attesi in merito al miglioramento delle due classi energetiche richieste.

Come ottenere il finanziamento?

Il Fondo Kyoto è gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande, fino a esaurimento dei fondi disponibili. Farà fede la data e l’orario riportato sulla ricevuta di accettazione della PEC del Ministero della Transizione Ecologica. Ti ricordiamo che le strutture interessate hanno tempo fino al 31 luglio 2022 per presentare le domande.

Una volta individuato l’edificio su cui intervenire, quindi, il soggetto partecipante deve far effettuare la diagnosi energetica, certificare la classe energetica di partenza attraverso l’APE e poi allegare le relazioni che mostrano tutti gli interventi previsti. Il bando richiede inoltre un cronoprogramma delle operazioni e il quadro economico.

Le domande di ammissione dovranno essere compilate attraverso l’applicazione sul sito internet della Cassa Depositi e Prestiti, firmate digitalmente e inviate insieme agli allegati con unica PEC agli indirizzi fondokyoto@pec.minambiente.it e cdpspa@pec.cdp.it pena esclusione della domanda.

È anche disponibile un indirizzo e-mail dedicato per richiedere eventuali informazioni aggiuntive: infofondokyoto@mite.gov.it, insieme ai numeri di telefono del MiTE. Fai comunque sempre affidamento alla pagina ufficiale del bando sul sito del MiTE per gli ultimi aggiornamenti sul fondo.