Tubi per riscaldamento: rame o multistrato?
Benché l’obiettivo di un impianto sia rimasto nel corso del tempo sempre uguale, cioè distribuire
l’acqua riscaldata dalla caldaia nei vari locali all’interno dell’abitazione, il progresso nel campo dei materiali ha fatto sorgere nuove domande. Per esempio: meglio i tubi in rame o multistrato per il riscaldamento domestico? Approfondiamo questo aspetto analizzando brevemente le tubazioni realizzate in queste due differenti tipologie di materiali.
Tubazioni in rame: pro e contro
Materiale interamente riciclabile, il rame viene impiegato nei tubi dell’impianto di riscaldamento perché conferisce alle tubazioni una lunga serie di pregi: hanno un’elevata resistenza agli urti, offrono anche la possibilità di essere facilmente piegati, sono adatti a qualunque tubatura, resistono bene alle alte temperature, hanno un’alta longevità, possono essere riparati piuttosto agilmente e non sono tossici.
Tanti pregi, pochi difetti per le tubazioni in rame. Anzi, forse solo uno: hanno un prezzo più alto rispetto alla versione realizzata in multistrato. Naturalmente, poi, esigenze specifiche possono incidere sulla scelta per cui raccomandiamo di avvalersi sempre della consulenza di un esperto professionista.
Tubazioni in multistrato: pro e contro
Più robuste e più resistenti al calore rispetto al polietilene, di cui rappresentano lo sviluppo più recente, le tubazioni in multistrato hanno un costo più accessibile rispetto a quelle in rame. Tra i
suoi pregi, sicuramente c’è anche la resistenza a pressione e corrosione, la capacità di restare impermeabili all’ossigeno e la facilità nel curvarli.
Tuttavia, i tubi in multistrato presentano anche alcuni difetti rilevanti: ad elevate temperature possono accadere dilatazioni termiche e le guarnizioni presenti nelle giunzioni potrebbero a lungo andare causare perdite. In più, non sono realizzati in un materiale riciclabile e presentano un diametro più stretto nelle giunzioni. Senza dimenticare che, essendo un’invenzione abbastanza recente, il loro utilizzo, specie nel lungo periodo, rappresenta ancora un’incognita.
Insomma nella scelta tra tubazioni in rame o multistrato, la bilancia sembra decisamente pendere dalla parte del primo, ma, come abbiamo accennato, consigliamo sempre di affidare questa scelta così delicata a un tecnico qualificato, in grado di valutare tutte le specificità del singolo caso.
Che diametro devono avere i tubi dell’impianto di riscaldamento?
Nella selezione dei tubi per l’impianto di riscaldamento, un aspetto che è interessante approfondire è sicuramente rappresentato dal loro diametro, una caratteristica determinata dalla portata del fluido e dalla sua velocità massima, che nell’impiantistica civile raggiunge valori compresi tra 0,8 e 1,8 m/s.
Negli impianti di riscaldamento, in genere il salto termico è di circa 10-15° C. Per gestire i fluidi che vi scorrono, bisogna dimensionare attentamente la tubazione che va dalla caldaia ai collettori e quella dai collettori ai termosifoni.
Ogni impianto di riscaldamento rappresenta un caso specifico con tante variabili da considerare e non esistono delle regole standard da applicare. Le variabili che entrano in gioco oltre alla tipologia di impianto sono: la portata, la prevalenza, le perdite di carico. In generale consigliamo di utilizzare tubazione in rame dalla caldaia ai collettori con un diametro che va dai 18 mm ai 22 mm (in casi particolari possiamo avere dei diametri inferiori o superiori). Dai collettori ai termosifoni 12 mm circa. La tipologia dell’impianto, richiederà tubazioni con diametro differente in caso di impianto a pavimento o a ventilconvettori.
Coibentazione tubi del riscaldamento contro la dispersione termica
Un altro aspetto che è utile ricordare in questa sede è quello relativo alla coibentazione delle tubazioni dell’impianto di riscaldamento, con lo scopo di contrastare la dispersione termica.
Si tratta di un argomento spesso ingiustamente sottovalutato, sebbene sia di grande importanza per ridurre sprechi, consumi e soprattutto costi economici: l’investimento per isolare i tubi si recupera già in un paio di mesi grazie al risparmio per il portafoglio determinato dai minori consumi e sprechi, in maniera molto simile a ciò che accade con l’isolamento esterno della casa.
Cosa influisce sulla dispersione termica dei tubi del riscaldamento?
Ci sono alcuni fattori che incidono più di altri sulla quantità di dispersione termica delle tubazioni poste nel sistema di distribuzione del riscaldamento. Ci riferiamo a tre elementi in particolare:
- La superficie esterna della tubazione.
- L’eventuale contatto della tubazione con superfici che assorbono calore.
- La temperatura interna del fluido che scorre.
- La temperatura esterna al tubo.
Quale materiale isolante usare per coibentare i tubi del riscaldamento?
Non è particolarmente difficile isolare le tubazioni. È possibile scegliere tra diversi materiali per ricoprire i tubi in rame o multistrato:
- Polietilene estruso.
- Lana di vetro in coppelle. Le coppelle sono supporti di forma cilindrica che presentano resine termoresistenti, perfette per coibentare le tubazioni.
- Poliuretano espanso in coppelle.
- Polistirene estruso rigido in coppelle.
Naturalmente, maggiore è lo spessore del materiale utilizzato per l’isolamento e migliore è il risultato che si ottiene, ma ovviamente risulta anche più costoso.
Il vantaggio che se ne ricava non è solo relativo alla riduzione di consumi, sprechi e costi energetici. Coibentare le tubazioni consente di ricavare un maggiore comfort anche dal punto di vista acustico: non dovrai più sopportare il rumoroso gorgogliare dei tubi.
Come isolare i tubi del riscaldamento esterni
Sono necessarie misure specifiche per i tubi del riscaldamento esterni? Naturalmente, essendo direttamente esposti al freddo invernale, si tratta delle tubazioni più esposte all’aria e quindi più colpite dalla dispersione termica.
A parte la maggiore accuratezza nella coibentazione della tubazione esterna, non sono strettamente necessarie misure speciali e differenti rispetto alla consueta procedura di isolamento seguita per gli altri tubi. Quindi, coppelle e lana di roccia oppure materiali isolanti di derivazione chimica come il poliuretano dovrebbero essere sufficienti. In ogni caso sarà fondamentale magari incanalare la tubazione in condotti protettivi e coprire la tubazione con delle canalette apposite.
Nel caso della tubazione esterna, magari con vano tecnico distante dalla villetta, in cui la tubazione dovrà essere interrata è fondamentale in questo passaggio utilizzare tutte le accortezze possibili. Generalmente bisognerebbe realizzare la traccia e realizzare un condotto in cemento, all’interno del condotto far passare la tubazione all’interno di un ulteriore tubo protettivo. La tubazione non deve essere a contatto col condotto in cemento, lasciando una distanza tra la tubazione protettiva e le pareti del condotto di circa 10 cm. Successivamente il condotto potrà essere ricoperto da sabbia e cemento.
Ovviamente questo è solo un esempio, per far capire quanto sia importante limitare le dispersioni termiche nelle tubazioni per un impianto performante e a risparmio energetico. Ora che abbiamo le idee più chiare sui tubi per l’impianto di riscaldamento, è utile stabilire qual è l’impianto termico migliore per la propria casa: scopri le caratteristiche di ogni sistema attraverso il confronto tra le diverse tipologie di impianti di riscaldamento.
Contattaci