Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova versione del portale Enea 2023

Normative e opportunità Efficienza energetica Incentivi caldaia caldaia a pellet 5 stelle caldaia a biomassa

Il primo febbraio 2023 è tornato operativo il portale ENEA dopo un importante aggiornamento. Grazie a esso è di nuovo possibile trasmettere telematicamente i dati relativi agli interventi di efficienza energetica, così da poter usufruire delle detrazioni fiscali previste da Ecobonus e Bonus Casa.

In questo articolo scopriremo come è strutturato il portale Enea e come funzionano le comunicazioni per le detrazioni fiscali.

Data pubblicazione: 15-02-2023
Autore: Riccardo Vinci
Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova versione del portale Enea 2023

Che cos’è il portale Enea?

Il portale Enea è il punto di riferimento per chi desidera accedere alle detrazioni fiscali derivanti da due diverse tipologie di bonus: il bonus casa e l’ecobonus.

Per sfruttare i bonus è necessario compilare la dichiarazione Enea: un documento che comunica all’agenzia una serie di dettagli relativi a tutti gli interventi di efficienza energetica eseguiti.

La dichiarazione Enea può essere compilata da 3 figure diverse:

  • Beneficiario: il soggetto che usufruirà della detrazione fiscale
  • Intermediario: una persona terza che compila per conto di un cliente, un condominio o una persona giuridica
  • Persona giuridica: una società, un’associazione, etc.

Chi vuole usufruire della detrazione fiscale relativa al Super Bonus 110% deve invece far compilare la dichiarazione Enea a un Asseveratore, ovvero un tecnico abilitato al rilascio di asseverazioni. La dichiarazione va eseguita su un portale Enea diverso da quello relativo ai due bonus sopracitati.

Il processo di registrazione varia leggermente tra persona fisica (beneficiario, intermediario o asseveratore) e persona giuridica: per iscrivere una persona fisica l’accesso deve essere effettuato obbligatoriamente sfruttando SPID o CIE, mentre nel caso di persone giuridiche è possibile utilizzare anche email e password.

Come è strutturato il portale Enea?

Dopo aver effettuato l’accesso attraverso il proprio account è possibile selezionare una tra due sezioni, che permettono di caricare, modificare o consultare le schede descrittive corrispondenti:

  • Bonus casa: detrazione fiscale del 50%, disciplinata all’interno dell’art. 16 bis del D.P.R n. 917/1986
  • Ecobonus: detrazione fiscale dal 50 all’85%, disciplinata dalla legge n. 296/2006 e dall’art. 14 D.L n.63/2013.

Per poter usufruire dei vari bonus è necessario effettuare le opportune comunicazioni inviando tutti i documenti richiesti entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Quali sono i lavori per cui è obbligatorio effettuare la comunicazione a Enea?

Le due detrazioni si differenziano tra loro per il tipo di interventi che sostengono: operazioni di risparmio energetico nel caso dell’Ecobonus e lavori di ristrutturazione nel caso del Bonus Casa. Vediamo nello specifico quali sono le operazioni per le quali è necessario effettuare la comunicazione a Enea.

Ecobonus

Per gli interventi di riqualificazione energetica di un patrimonio edilizio preesistente è possibile sfruttare detrazioni che vanno, a seconda del tipo di operazione da compiere, dal 50% all’85%.

Ecco una tabella riassuntiva:

Bonus casa

Se si vuole usufruire dei Bonus casa, schematizzando, è possibile definire tre diverse categorie di interventi possibili: interventi sulle strutture edilizie, interventi sugli infissi e interventi sugli elettrodomestici. In tutti e 3 i casi le detrazioni fiscali sono del 50%.

La prima categoria di lavori riguarda tutte quelle operazioni che servono a operare una riduzione della trasmittanza (il flusso di calore che passa attraverso una struttura posta tra 2 ambienti a temperatura diversa) di pareti, strutture opache e pavimenti.

La seconda categoria, più generica, riguarda sia gli interventi di riduzione della trasmittanza su infissi e serramenti sia l’installazione o la sostituzione di sistemi per la generazione e conservazione del calore: collettori solari, generatori di calore ad aria, strumenti di termoregolazione, impianti fotovoltaici, caldaie a biomassa e così via.

La terza categoria, invece, è legata alla sostituzione di forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavatrici e lavasciuga con modelli dalla maggiore efficienza energetica. La classe energetica a cui si fa riferimento per gran parte delle categorie è A+, per i forni è A mentre per piani cottura elettrici e lavasciuga non è specificata.

Quali sono i documenti da caricare sul portale ENEA?

Effettuato il login e scelto il tipo di bonus del quale si vuole usufruire è possibile eseguire digitalmente la procedura di caricamento dati. La procedura prevede la compilazione di schede descrittive con tutto il necessario per effettuare la corretta comunicazione all’agenzia.

I documenti necessari sono i seguenti:

  • documento di identità di chi ha effettuato il bonifico ed ha diritto alla detrazione
  • visura dell’immobile sul quale stanno venendo effettuati i lavori
  • planimetria catastale (necessaria per il calcolo della superficie dell’immobile)
  • informazioni aggiuntive sull’oggetto a cui applicare le detrazioni (possono essere rendimento, potenza, classe energetica, trasmittanza termica etc)
  • fattura di fornitura e installazione
  • asseverazione redatta dal tecnico abilitato riguardante la conformità dell’intervento ai requisiti specificati nella normativa (non necessaria per interventi in “edilizia libera” e per interventi con importo complessivo < 10.000 €).

(Per alcuni interventi la documentazione da caricare è ridotta rispetto a quanto appena indicato)

Cosa succede in caso di ritardo di comunicazione ad Enea?

Se si superano i 90 giorni dalla fine dei lavori si è ufficialmente in ritardo sulla tabella di marcia prevista dalla normativa.

Attualmente il perimetro normativo definisce questo caso tramite due documenti: una risoluzione dell’agenzia delle entrate (risoluzione n.46/2019,  ribadito dalla circolare dell’8 luglio 2020, n 19/E) e una sentenza della cassazione.

La risoluzione dell’agenzia delle entrate dice che in mancanza di una normativa espressa in merito non è possibile perdere il diritto alle detrazioni in caso di ritardo e omissioni delle comunicazioni.

La sentenza della cassazione, invece, ribadisce la stretta interpretazione delle norme che prevedono agevolazioni fiscali; così facendo si impedisce la deroga del principio di certezza giuridica che sarebbe venuto meno andando a riconoscere la possibilità di agevolazione oltre i confini definiti dalle sopracitate norme.

Date queste basi dove è possibile trovare la verità? Da un punto di vista legale è possibile regolarizzare la propria posizione sfruttando un istituto giuridico: quello della remissione in bonis. Questo insieme di norme, in sintesi, ci dice che è possibile effettuare comunque l’adempimento se si rispettano 2 requisiti:

  • è necessario inviare i documenti mancanti o scorretti versando, contestualmente e secondo le modalità descritte da Enea, una sanzione di 250 €
  • è necessario fare ciò prima di una qualsiasi contestazione della violazione stessa.

Quest’ultimo punto è importante poiché definisce l’importanza di effettuare la remissione in bonis prima di accessi, ispezioni, verifiche o altre attività di accertamento di cui il contribuente può avere formale conoscenza.

Comunicazione Enea per Ecobonus o Bonus Casa in caso di caldaie a biomassa

L’aggiornamento del Portale Enea ha tenuto conto anche delle modifiche normative in ambito Europeo sui temi di efficientamento energetico. 

 Vediamo nello specifico la compilazione dei box del portale ENEA, nei casi di comunicazione di nuova installazione di una caldaia a biomassa o installazione di caldaia a biomassa in sostituzione di altro generatore di calore.

Per quanto riguarda le caldaie a biomassa, sia nel caso di Bonus Casa che in caso di Ecobonus la detrazione spettante è pari al 50%.

Per le comunicazioni che interessano le caldaie a biomassa, le due agevolazioni da un punto di vista sostanziale si sono ormai equiparate. Nel senso che gli interventi specifici per cui si può chiedere l’agevolazione per l’installazione di una caldaia a biomassa sono differenti (Bonus Casa o Ecobonus con le relative differenze in ambito di intervento) ma nel caso del singolo intervento installazione caldaia a biomassa, quanto richiesto dal portale è lo stesso in entrambi i casi.

Ovviamente ci teniamo a specificare che non facciamo riferimento alla pratica nella sua interezza ma specificatamente all’installazione di una caldaia a biomassa. Poiché in caso di ristrutturazione edilizia, ad esempio, oltre alla documentazione inerente la caldaia verrà richiesta ulteriore documentazione che interessa l’intervento nella sua totalità.

Nei casi di Ecobonus e di Bonus Casa, per la comunicazione ENEA dell’installazione di una caldaia a biomassa, ci saranno dei box precompilati in cui selezionare la voce di interesse. Dopo aver indicato il tipo di generatore di calore, in questo caso caldaia a biomassa, dovremo selezionare il tipo di intervento.

In sintesi avremo 2 casi:

  • Nuova Installazione
  • Sostituzione 

In caso di nuova installazione: sarà possibile procedere alla compilazione e quindi alla comunicazione ENEA solo se la caldaia a biomassa in oggetto sia conforme al D.M. 186 del 2017 e certificata con 5 stelle ambientali. Il portale quindi, dopo che l’operatore avrà dichiarato che l’intervento in oggetto è “Nuova Installazione”, consentirà di selezionare solo la voce “caldaia 5 stelle”  poiché quanto richiesto dall’Ecobonus (da sempre) e dal Bonus casa (da giugno 2022)

In caso di Sostituzione: dovremo indicare il tipo di generatore obsoleto sostituito. Se la nuova caldaia a biomassa sostituisce un generatore di calore diverso da caldaia a biomassa (sostituzione di caldaia a gasolio, metano, GPL, carbone) questa, dovrà essere conforme al D.M. 186 con 5 stelle ambientali. Sostanzialmente ci ritroviamo nelle stesse condizioni del punto precedente.

Se invece si sostituisce una caldaia a biomassa con una nuova, quest’ultima dovrà essere conforme al D.M. 186 ma potrà avere 4 o 5 stelle ambientali.

In questo caso, dopo aver indicato la tipologia del nuovo generatore e l'intervento di sostituzione di un’altra caldaia a biomassa, il portale ENEA darà la possibilità di selezionare un prodotto in 4 o 5 stelle ambientali.

Quindi in sintesi possiamo dire che solo nel caso di sostituzione di caldaia a biomassa è possibile installare una nuova caldaia a biomassa con 4 stelle ambientali.

In tutti gli altri casi sarà necessario installare una caldaia con 5 stelle ambientali. Questo sia per quanto riguarda il Bonus Casa sia per l’Ecobonus. Il portale ENEA darà la possibilità di proseguire nella comunicazione solo se il nuovo prodotto è conforme alle normative richieste dai casi specifici.

Lo stesso principio (da Giugno 2022) è valido anche per l’incentivo conto termico.

Proprio per questo motivo ti consigliamo di affidarti sempre a un professionista. È molto importante valutare tutti gli aspetti, dalla parte tecnica a quella del disbrigo pratiche.

Se sei interessato a una caldaia a biomassa e vuoi saperne di più sugli incentivi non esitare a contattarci.

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