Sostituire la caldaia a gas con una caldaia a biomassa: cosa bisogna sapere

Risparmio energetico caldaia a biomassa Efficienza energetica Incentivi caldaia

Continua la stretta normativa sulle caldaie a gas, ormai considerate troppo inquinanti per essere vendute e installate. La Comunità Europea ha confermato la sua volontà di eliminare la possibilità di integrare questi sistemi di riscaldamento in ambito domestico nel tentativo di abbattere le emissioni di CO2. 

In questo articolo scopriremo se la caldaia a biomassa può rappresentare un’alternativa funzionale e più ecologica rimanendo conveniente, facendo attenzione alle modalità di funzionamento, alle sue caratteristiche e agli incentivi statali utilizzabili.

Data pubblicazione: 21-08-2023
Autore: Riccardo Vinci
Sostituire la caldaia a gas con una caldaia a biomassa: cosa bisogna sapere

Perché stiamo dicendo addio alle caldaie a gas?

L’Unione Europea, all’interno della revisione del Regolamento Ecodesign 813/2013 (discusso a fine aprile) ha ufficialmente detto di no alle caldaie a gas nel futuro dell’Unione. Questa indicazione, che segue quelle che porteranno allo stop della vendita dei motori termici alimentati da benzina a diesel in ambito automotive, è un altro passo nei confronti di un futuro più attento alle tematiche ambientali, nel tentativo di contenere il quantitativo di CO2 emesso nell’aria.

Il mercato dei generatori di calore offre però diverse alternative, come le caldaie a biomassa. Questo generatore di calore, nello specifico, risulta particolarmente interessante per chi fosse alla ricerca di una soluzione di riscaldamento: a risparmio energetico, rispettosa dell’ambiente e versatile. 

Cosa offre la caldaia a biomassa?

La caldaia a biomassa è un generatore di calore che attraverso la combustione delle biomasse riscalda un fluido vettore; questo, circolando per le tubature sino ai terminali, trasferisce calore alle varie stanze di casa. Le biomasse più comuni in ambito riscaldamento sono le biomasse legnose come pellet, legna a pezzi, trucioli, cippato, gusci triti o segatura provenienti dal settore agro-forestale. Queste biomasse rappresentano la soluzione più conveniente tanto in termini di risparmio energetico quanto per il rendimento termico finale, soprattutto quando è possibile reperire le biomasse a chilometro zero.

Tre sono le principali differenze tra caldaia a biomassa e caldaia a gas: spazio vano tecnico, reperibilità del combustibile, risparmio garantito.

La caldaia a biomassa, infatti, è mediamente più grande di una caldaia a gas e ha bisogno di uno spazio dedicato per lo stoccaggio del combustibile.

La principale forma di risparmio deriva dal prezzo dei combustibili impiegati per la generazione del calore: le biomasse, specie quelle legnose, hanno (in media) prezzi inferiori a quelli dei combustibili fossili. 

Scegliere una caldaia di ultima generazione è molto importante: queste, oltre a offrire alti rendimenti, hanno il vantaggio di interfacciarsi adeguatamente con tutti gli impianti di riscaldamento in circolazione avendo allo stesso tempo un impatto molto limitato sull’ambiente. La valutazione di quest’ultimo parametro viene fatta attraverso certificazioni di qualità ambientale misurata secondo un numero crescente di stelle.

Una caldaia a 5 stelle, il massimo punteggio previsto, indica un elevato livello di ecosostenibilità con ridotte emissioni di particolato primario (10 mg/Nm3), scarsa quantità generata di composti organici totali (5 mg/Nm3), basse emissioni di ossidi di azoto (120 mg/Nm3) e di monossido di carbonio (25 mg/Nm3) e un rendimento pari ad almeno il 92%.

Come risparmiare sulla caldaia a biomassa attraverso l’Ecobonus

Scegliere una caldaia in 5 stelle permette a chi vuole abbandonare la caldaia a gas di ammortizzare in minor tempo le spese, sfruttando gli incentivi statali per l’efficientamento energetico.

Regolata dalla legge 196/2006 e dal decreto legislativo 63/2013, l’Ecobonus è una detrazione fiscale IRPEF o IRES che permette di detrarre parte il 50% delle spese relative all’ efficientamento dei generatori di calore.

In questo caso rientrano nella detrazione le spese per l’acquisto della caldaia, la sua posa in opera, l’installazione della caldaia e della canna fumaria, eventuali sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria e la prima accensione.

Come usufruire dell’Ecobonus 50%

Per poter accedere al bonus è necessario compilare l’apposita domanda sul portale di ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.

L’agevolazione può essere richiesta delle seguenti tipologie di contribuenti:

  • persone fisiche;
  • società di capitali;
  • società di persone;
  • enti privati e pubblici che non svolgono attività commerciale:
  • cooperative di abitazioni a proprietà intere con immobili assegnati in godimento ai propri soci;
  • associazioni tra professionisti;
  • istituti autonomi per le case popolari.

La comunicazione dovrà contenere tutte le informazioni contenute nell'attestato di prestazione energetica e la scheda informativa relativa agli interventi effettuati, e i documenti vanno obbligatoriamente comunicati attraverso l’apposito portale.

In generale scegliere la caldaia giusta per la propria abitazione può non essere facile: le caratteristiche dell’abitazione, il budget e le preferenze personali possono rendere la scelta difficile da compiere. Contattaci: i nostri esperti ti guideranno in tutte le fasi di scelta per scegliere la soluzione più adeguata alle tue necessità.