Bonus Casa, Ecobonus ed ENEA: un’introduzione
I contribuenti che vogliono utilizzare gli incentivi per ammortizzare il costo di una nuova caldaia a biomasse avranno sicuramente già sentito parlare dell’ENEA, l’ente pubblico italiano che si occupa di ambiente, energia e nuove tecnologie.
All’ENEA, infatti, è necessario inviare documentazione specifica se si desidera accedere alle detrazioni fiscali per i lavori di efficientamento energetico del proprio patrimonio edile.
Le varie modifiche che nel corso degli anni si sono avvicendate in seno ai vari Ecobonus, Bonus Casa o Superbonus 110% hanno cambiato le carte in tavola a tal punto da rendere la situazione confusa ai non addetti ai lavori.
Per questo motivo andiamo a vedere più da vicino i procedimenti e i dettagli da conoscere per poter effettuare una comunicazione all’ENEA in materia di caldaia a biomasse da ammortizzare tramite incentivo.
Le comunicazioni all’ENEA si fanno attraverso il portale bonusfiscali.enea, maggiori informazioni sul funzionamento del portale si possono trovare all’interno di questo nostro articolo.
Quali sono gli interventi da comunicare a ENEA per le caldaie a biomasse?
Gran parte dei lavori di efficientamento energetico vanno comunicati correttamente all’ENEA per poter sfruttare le detrazioni fiscali collegate.
Sebbene simili per modalità di funzionamento e importi da detrarre, Bonus Casa e Ecobonus rispondono a diverse tipologie di interventi.
Nello specifico l’Ecobonus è compatibile con:
- riqualificazione energetica di edifici esistenti;
- interventi sugli involucri degli edifici esistenti;
- acquisto e posa in opera di infissi;
- acquisto e posa in opera di micro-generatori;
- installazione di pannelli solari;
- installazione di Impianti di climatizzazione invernale;
- installazione di schermature solari;
- installazione di caldaia a condensazione;
- installazione/sostituzione di caldaie a biomassa.
Il bonus casa, invece, è collegato ai seguenti interventi:
- riduzione trasmittanza pareti verticali;
- acquisto di elettrodomestici;
- riduzione trasmittanza strutture opache orizzontali e inclinate;
- riduzione trasmittanza termica dei pavimenti;
- installazione serramenti e infissi;
- installazione collettori/pannelli solari;
- installazione impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo;
- installazione scaldacqua a pompa di calore e sistema di contabilizzazione del calore;
- installazione pompe di calore per climatizzazione;
- installazione generatore di calore ad aria a condensazione e caldaia di condensazione;
- installazione/sostituzione di caldaia a biomassa.
I lavori di installazione e sostituzione di caldaie a biomasse risultano compatibili tanto con l’ecobonus che con il bonus casa.
La comunicazione, in entrambi i casi, risulta obbligatoria anche se la risoluzione 46/2019 dell’Agenzia delle entrate specifica che, in maniera limitata ai fini fiscali, l’eventuale omissione di comunicazione a ENEA non determinerà la perdita del diritto alla detrazione, non comportando la comparsa di alcuna sanzione.
La presenza di una sentenza della cassazione, però, complica ulteriormente le cose, ribadendo la stretta interpretazione delle norme. Per questo è consigliabile in ogni caso procedere a priori con la comunicazione ENEA a prescindere dal tipo di incentivo sfruttato per la detrazione fiscale.
Tempistiche per la comunicazione ENEA
Che si tratti di intervento detraibile attraverso Ecobonus o Bonus casa c’è una cosa che non cambia: il termine utile per effettuare la comunicazione all’ENEA. Dalla data di fine dei lavori è possibile attendere un massimo di 90 giorni.
Se per qualunque motivo si superano i 90 giorni dalla data di fine lavori esiste ancora un modo per poter regolarizzare la propria posizione: usare la remissione in bonis.
Questo strumento giuridico permette al contribuente di effettuare l’adempimento in ritardo inviando i documenti mancanti ad ENEA pagando una sanzione di 250€, il tutto prima di una qualsiasi contestazione della violazione.
Comunicazione ENEA: come effettuarla
La comunicazione ad Enea avviene attraverso l’utilizzo delle schede descrittive.
È bene avere con sé, per semplificare la compilazione della scheda descrittiva, i seguenti documenti:
- documento di identità;
- visura dell’immobile;
- planimetria catastale;
- schede tecniche della vecchia/nuova caldaia;
- fattura di fornitura e installazione;
- asseverazione redatta dal tecnico abilitato.
La prima cosa da fare è dirigersi su bonusfiscali.enea ed effettuare l’accesso/registrazione, unicamente attraverso SPID o CIE. Durante la procedura di accesso/registrazione è anche necessario specificare a quale tipologia di utenza si appartiene tra beneficiario delle detrazioni, intermediario o asseveratore.
Ad accesso effettuato è necessario scegliere quale tipo di scheda descrittiva compilare tra quella per l’Ecobonus e quella per il Bonus casa. Le procedure sono sostanzialmente identiche in entrambi i casi e variano soltanto nella natura degli interventi detraibili.
La compilazione della scheda descrittiva, dopo l’avvenuta identificazione del ruolo tra beneficiario e intermediario si compone di 8 differenti sezioni: beneficiario, immobile, intervento, impianto termico esistente, impianti, altre informazioni sull’intervento, calcolo, conferma e invia.
- Beneficiario: questa sezione è mirata a compilare i vari campi con i propri dati anagrafici; se le spese per l’intervento da detrarre sono state effettuate insieme ad altri beneficiari è necessario inserire anche i loro all’interno dell’apposito campo.
- Immobile: questa sezione è dedicata all’inserimento di ubicazione, dati catastali e dati di proprietà dell’immobile. I dati catastali devono essere relativi allo stato post operam dell’immobile; l’anno di costruzione dell’immobile può essere direttamente stimato.
- Intervento: questa sezione della scheda descrittiva richiede la definizione del tipo di intervento per cui si richiede la detrazione. Come data di ultimazione dei lavori è possibile inserire la data di collaudo dell’oggetto installato/data della dichiarazione di conformità.
- Impianto termico esistente: questa sezione va compilata se l’immobile prevedeva, prima dei lavori, un qualche tipo di impianto termico. Vanno specificati tutti i tipi di generatori esistenti prima dell’inizio dei lavori all’interno dell’apposita tabella; le informazioni tecniche si possono rintracciare sui manuali d’istruzione e/o le schede tecniche del prodotto.
- Impianti: in questa sezione è necessario compilare diversi campi relativi al nuovo impianto che si va ad installare. Queste informazioni sono, ad esempio, il tipo di generatore, la destinazione dell’impianto, la potenza utile nominale, le spese congrue sostenute e altro ancora.
- Altre informazioni sull’intervento: questa sezione della scheda descrittiva richiede di confermare o meno alcune specifiche come l’integrazione del nuovo impianto con sistemi di accumulo di calore, la trasformazione dell’impianto in impianto centralizzato per rendere possibile la contabilizzazione e così via.
- Calcolo costi e detrazioni: questa è una sezione riassuntiva in cui il sistema di Enea riassume i costi sostenuti, l’entità delle detrazioni (nei vari scaglioni di percentuali) e stima anche il risparmio di energia primaria non rinnovabile. In caso di eventuali pertinenze è necessario esplicitare anche le spese professionali.
- Conferma e invia: la sezione finale permette di accedere all’anteprima della scheda descrittiva e permette di confermare ed inviare la stessa ad ENEA, di fatto dando inizio alle pratiche per l’attivazione degli incentivi. All’interno dell’apposito campo compilabile è possibile lasciare eventuali note.
Una volta inviata la scheda descrittiva attraverso l’apposito pulsante sarà possibile stamparne una copia. All’indirizzo email utilizzato per la registrazione (cioè l’indirizzo email associato a SPID o CIE) è anche possibile ricevere la ricevuta, con CPID (codice personale identificativo) associato.
Sia la scheda descrittiva che i documenti sopra citati vanno sempre conservati per poter soddisfare eventuali controlli dell’agenzia delle entrate.Se stai pensando di acquistare una caldaia a biomassa per una nuova sostituzione o per sostituire un vecchio generatore di calore in casa non esitare a contattarci: i nostri esperti saranno più che lieti di chiarire eventuali dubbi per trovare la soluzione migliore per te.