Proroga Superbonus 110% al 2023: ecco cosa cambia

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Se stai progettando l’acquisto di una caldaia a pellet o hai intenzione di effettuare lavori in casa, è la novità che aspettavi: finalmente è ufficiale la proroga del Superbonus 110% fino al 2023, confermata dal Governo nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.

L’estensione della validità di questa importante agevolazione fiscale porta con sé una serie di interessanti novità, introdotte soprattutto per attenuarne il peso economico sulle casse dello Stato. Dalla lista dei beneficiari alle nuove scadenze e tanto altro: scopriamo in dettaglio cosa cambia per chi desidera usufruire delle detrazioni previste da questo bonus.

Data pubblicazione: 07-12-2021
Autore: Rosalia Tatano
Proroga Superbonus 110% al 2023: ecco cosa cambia

Proroga Superbonus 110% al 2023: la nuova lista dei beneficiari

La prima novità riguarda l’elenco di chi può accedere all’incentivo, con una limitazione: rientrano le villette ad alcune condizioni, mentre rimangono condomini e case popolari.

Vediamo allora in dettaglio la nuova lista dei beneficiari che possono accedere al Superbonus 110%:

  • Condomini.
  • Persone fisiche che non esercitano attività d’impresa, arti e professioni.
  • Proprietari di villette con ISEE inferiore a 25.000,00 euro.
  • Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) o istituti che hanno le stesse funzioni sociali.
  • ONLUS e associazioni di volontariato.
  • Associazioni di promozione sociale.
  • Società sportive dilettantistiche.
  • Alberghi, agriturismi e ristoranti.
  • Impianti sportivi.
  • Scuole paritarie.
  • Case di cura.
  • Costruzioni religiose.
  • Seminari e conventi.
  • Orfanotrofi.

Restano, invece, esclusi dall’accesso al bonus:

  • Abitazioni di tipo signorile.
  • Ville il cui ISEE del proprietario è superiore a 25.000,00 euro. 
  • Castelli e palazzi di pregio artistico o storico.

Proroga Superbonus 110% al 2023: le nuove scadenze

Quando scade il bonus 110? Con l’allungamento della validità del Super Ecobonus 110%, slittano anche le date di scadenza, che variano in base al beneficiario. Ecco l’aggiornamento sulle nuove scadenze:

  • 30 giugno 2022. Riguarda persone fisiche nel caso di interventi su edifici unifamiliari o su abitazioni indipendenti.
  • 31 dicembre 2022. Per lavori su villette in cui la comunicazione inizio lavori riporta la data del 31/10/2021
  • 31 dicembre 2022. Interessa le persone fisiche che hanno eseguito lavori su edifici composti da due a quattro unità immobiliari accatastate separatamente, di proprietà di un unico proprietario o in comproprietà tra più persone fisiche. La nuova scadenza è valida se al momento della precedente deadline del 30 giugno 2022 i lavori sono completati almeno al 60%, altrimenti rimane in vigore la vecchia scadenza.
  • 31 dicembre 2022. Per lavori effettuati all’interno di condomini, che hanno quindi un anno in più a disposizione.
  • 31 dicembre 2021. Per lavori su villette il cui ISEE del proprietario non sia superiore a 25.000,00 euro.
  • 31 dicembre 2023. Questa scadenza riguarda case popolari e altri istituti con le medesime finalità sociali. La nuova scadenza è valida se al momento della precedente deadline del 30 giugno 2023 i lavori sono completati almeno al 60%, altrimenti rimane in vigore la vecchia scadenza.

Come ottenere il Superbonus 110%

In attesa che la Legge di Bilancio venga definita e approvata in tutti i suoi dettagli, tra cui appunto la proroga del Superbonus 110%, al momento pare che siano fuori discussione modifiche su come ottenere l’agevolazione, che non dovrebbe riservare grosse novità.

Dovrebbero quindi restare immutate sia la distinzione tra interventi trainanti e trainati, a cui è riservata la possibilità di accedere ai benefici del bonus, sia le particolari modalità di fruizione tramite detrazioni fiscali, cessione del credito e sconto in fattura.

Interventi trainanti e trainati

Il Super Ecobonus è destinato a chi esegue almeno un intervento trainante, come l’isolamento termico dell’edificio o la sostituzione degli impianti di riscaldamento, sia all’interno di condomini che di edifici unifamiliari. È possibile ottenere il Superbonus anche per l’installazione di una caldaia a pellet e considerare questo intervento come trainante, ma solo nelle zone non metanizzate e montando una caldaia a pellet 5 stelle.

Insieme ad almeno un lavoro trainante, è possibile abbinare gli interventi trainati, come la sostituzione degli infissi, l’eliminazione di barriere architettoniche, l’installazione di sistemi solari termici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

In ogni caso, tutti gli interventi effettuati, sia trainanti che trainati, devono nel complesso garantire l’aumento di due classi energetiche dell’edificio, in modo da migliorarne in modo rilevante l’efficienza energetica.

Modalità di fruizione del Super Ecobonus

La proroga del Superbonus 110% non dovrebbe determinare grandi rivoluzioni neanche sul fronte delle modalità di fruizione dell’incentivo, che dovrebbero restare queste:

  • Detrazioni fiscali del 110% in dichiarazione dei redditi, da suddividere in 5 rate annuali dello stesso importo.
  • Cessione del credito in favore di terzi, compresi gli istituti di credito.
  • Sconto in fattura, in accordo con la ditta che si occupa di effettuare i lavori in casa.

Come cambierà il Superbonus nei prossimi anni?

Come accennato all’inizio dell’articolo, l’introduzione di alcune modifiche in occasione della proroga del Superbonus al 2023 è legata all’obiettivo di contenere la spesa di un provvedimento che è ritenuto estremamente oneroso per le finanze dello Stato.

A questo scopo rispondono alcune delle idee avanzate per modificare l’incentivo: scopriamo cosa potrebbe accadere nei prossimi anni.

Decalage sulle aliquote

Tra le varie ipotesi al vaglio del Governo c’è quella di rimodulare la struttura del bonus attraverso un meccanismo di decalage. In pratica, dopo aver prorogato il Super Ecobonus al 2023,

l’intenzione sarebbe quella di abbassare l’aliquota al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Il dibattito su questo aspetto è ancora vivo, quindi le percentuali potrebbero essere anche nettamente differenti.

Tetto di reddito

Secondo i dati dell’Enea, più dell’86% degli interventi finora effettuati interessa edifici unifamiliari o immobili indipendenti abitati da persone con reddito medio-alto. L’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) propone, quindi, di introdurre un tetto di reddito come requisito per il bonus.

Super Ecobonus per un futuro più green

A prescindere da come cambierà dopo la proroga del Superbonus 110% al 2023, non dimentichiamo che questo incentivo svolge un ruolo centrale nell’obiettivo di raggiungere entro il 2030 i due traguardi fissati dalla Commissione Europea:

  • Riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55%.
  • Produzione di energia rinnovabile pari ad almeno il 32% del fabbisogno energetico europeo.

Insomma, un incentivo di questa portata è un importante acceleratore per la transizione energetica ed ecologica.Ridurre in modo rilevante le emissioni significa anche abbattere i consumi e i costi dell’energia: a questo scopo, è fondamentale passare all’utilizzo delle biomasse, fonte di energia rinnovabile e 100% green. In questo senso, una valida soluzione è rappresentata dalle caldaie a pellet, perfette per il riscaldamento domestico ecologico): scopri tutto su questi efficienti generatori termici.

In merito alle nuove normative che disciplineranno il Superbonus 110% restiamo in attesa della nuova legge di bilancio.