Nuove scadenze del Superbonus 2023 per condomini e villette: ecco quali sono

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Dalla nascita del superbonus a oggi numerose sono state le rivoluzioni del quadro normativo, con scadenze, percentuali e modifiche che si sono susseguite intorno all’agevolazione edilizia. Nel 2023 finora le modifiche si sono concentrate su scadenzario e modalità di fruizione, con particolare attenzione da dedicare a condomini e villette.

Con il decreto Omnibus di agosto 2023 la situazione è cambiata nuovamente, facendo slittare alcune scadenze e rimaneggiando nuovamente la natura della detrazione. Al fine di comprendere maggiormente la situazione andiamo a vedere più da vicino quali sono le nuove scadenze del Superbonus 2023.

Data pubblicazione: 25-09-2023
Autore: Riccardo Vinci
Nuove scadenze del Superbonus 2023 per condomini e villette: ecco quali sono

Il Superbonus: un quadro generale

Le diverse rimodulazioni operate nei confronti dell’agevolazione dal momento della sua nascita con il decreto rilancio, hanno portato a un contesto difficile da interpretare se non si guarda al quadro generale.

Il superbonus era inizialmente applicabile, con un’aliquota del 110%, alle spese legate a interventi di efficienza energetica e riduzioni del rischio sismico. La detrazione era fruibile sia in maniera diretta sia attraverso meccanismi di fruizione indiretta noti come cessione del credito e sconto in fattura.

Dall’avvio operativo dell’agevolazione a oggi, però, molteplici sono state le modifiche alla disciplina al fine di contrastare le frodi, prorogare le scadenze o favorire lo sblocco dei cosiddetti “crediti incagliati”.

L’ultima modifica rilevante è legata al decreto Omnibus uscito in gazzetta ufficiale il 10 agosto 2023, con proroghe per le scadenze di determinate tipologie di immobili.

Maggiori informazioni sul funzionamento del superbonus e sulle modifiche che si sono avvicendate nel corso dei mesi si possono trovare in questo o quest’altro nostro articolo, mentre qui scendiamo più nel dettaglio nelle novità portate dall’ultimo decreto.

Nuove aliquote e scadenze per il superbonus 2023

Per condomini, appartamenti all’interno di condomini vincolati per i quali non è possibile effettuare la coibentazione ed edifici con fino a 4 unità immobiliari per uso residenziale (sia di unico proprietario che in comproprietà) le aliquote e le scadenze si modificano in questo modo:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 a patto che
    • siano state presentate entro 24 e 25 novembre 2022, rispettivamente, delibera per il via libera dei lavori e CILAS; 
    • in caso di interventi di demolizione e ricostruzione, sia stato acquisito il titolo abilitativo entro il 31 dicembre 2022;
  • 90% per le spese che non rispettano i sopracitati requisiti sostenute durante il corso del 2023;
  • 70% per le spese sostenute durante il corso del 2024;
  • 65% per le spese sostenute durante il corso del 2025.

Per immobili unifamiliari e unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti (con uno o più accessi autonomi siti all’interno di edifici da più unità immobiliari) le modifiche sono invece le seguenti:

  • scadenze al 31 dicembre 2023 con aliquota al 110% per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023 a patto che alla data del 30 settembre 2022 erano stati effettuati almeno il 30% dei lavori necessari per l’intervento complessivo;
  • aliquota al 110% ancora valida per gli interventi di demolizione e ricostruzione, se la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo è stata presentata prima del 31 dicembre 2022.

Come attestare il raggiungimento del 30% dei lavori necessari per il superbonus?

Le modalità per attestare il raggiungimento del 30% dei lavori necessari sono indicate dal portale ENEA all’interno di una nota ufficiale presente sul sito web dell’istituto.

Si possono riassumere in tre punti:

  • rilievo fotografico che attesti la consistenza dei lavori;
  • dichiarazione redatta dal direttore dei lavori basata su idonea documentazione probatoria che attesti lo stato del cantiere (libretto delle misure, stato di avanzamento dei lavori, copia di fatture, copia di bolle, etc);
  • copia di invio della documentazione tramite raccomandata o PEC al committente o all’impresa.

Case popolari e remissione in bonis: come cambiano le scadenze?

Le scadenze sono cambiate anche per le IACP (istituti autonomi case popolari) e per le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Per queste due tipologie di immobili la scadenza passa al 31 dicembre 2023 a patto che, al 30 giugno 2023, lo stato di avanzamento dell’intervento complessivo fosse di almeno il 60%.

Le modifiche del decreto riguardano anche la remissione in bonis, ovvero l’istituto giuridico offerto per chi non ha effettuato l’adempimento entro determinate date.

In questo caso, col decreto Omnibus, la remissione in bonis permette di comunicare all’agenzia delle entrate l’avvenuta cessione del credito per le spese sostenute nel 2022 entro il 30 novembre 2023 invece del 31 marzo 2023, a patto di pagare una sanzione monetaria di 250,00 €.Ciò sarà però possibile soltanto per le cessioni eseguite a favore di banche, intermediari finanziari, intermediari assicurativi e società appartenenti a gruppi bancari iscritti all’albo previsto dall’art. 106 del testo unico in materia bancaria e creditizia, sempre che alla data del 31 marzo fosse già stipulato un accordo in merito.

Se prevedi di eseguire dei lavori di efficientamento energetico in casa sfruttando le agevolazioni del superbonus contattaci; i nostri esperti sapranno guidarti e saranno felici di supportarti nella scelta di una caldaia a biomassa di nuova generazione per migliorare il tuo sistema di riscaldamento e l’impatto sull’ambiente.