Cos’è il Superbonus 90%: dettagli e requisiti
Tra le agevolazioni fiscali e gli incentivi presenti all’interno del decreto rilancio, il Superbonus 110% è senza dubbio il più conosciuto.
A partire dal 31 dicembre 2022, complice anche la legge di bilancio 2023, le carte in tavola sono cambiate: nuove scadenze, percentuali differenti e nuovi requisiti da rispettare sono tutti elementi da dover tenere in considerazione.
Di base il Superbonus 110% permetteva agli aventi diritto di accedere a una detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2022 per tutta una serie di interventi che vedremo dopo nel dettaglio.
L’obiettivo finale del Superbonus 110% è quello di assicurare, con la complessità degli interventi operati, un miglioramento di almeno 2 classi energetiche per l’edificio interessato.
La legge di bilancio 2023 ha modificato l’entità della detrazione fiscale riducendola dal 110% al 90% per tutte le spese sostenute durante il corso del 2023.
A ciò, inoltre, sono stati aggiunti anche dei requisiti extra da soddisfare: reddito del richiedente e destinazione dell’edificio interessato.
Oltre a queste modifiche, la più importante, riguarda lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Ciò significa che per il 2023 (tranne in casi particolari) il Superbonus 90% sarà fruibile solo ed esclusivamente sotto forma di detrazione fiscale.
Qual è il requisito di reddito per il Superbonus 90%?
Per poter sfruttare il Superbonus 90% è necessario rientrare entro scaglioni di reddito definiti secondo la formula del quoziente familiare.
Gli scaglioni vanno da 15.000 a 60.000€ in maniera crescente secondo il numero di componenti del nucleo familiare. Abbiamo approfondito l’argomento in un articolo dedicato sulle modifiche al Superbonus 2023.
Qual è il requisito di destinazione per il Superbonus 90%?
Il Superbonus 90% è utilizzabile unicamente per edifici adibiti ad abitazione principale. Questo significa che il proprietario della casa deve dimorare abitualmente all’interno di essa e deve averla indicata come residenza anagrafica.
A questo bisogna aggiungere anche un dettaglio non da poco: l’immobile non deve essere accatastato come abitazione di tipo signorile (A1), abitazione in villa (A8) o castello/palazzo con eminenti pregi artistici o storici (A9).
Perché è importante sapere quali sono gli interventi permessi dal Superbonus 90%?
Per poter comprendere in profondità dove può agire il Superbonus 90% è necessario comprendere i due concetti di interventi trainanti e interventi trainati.
Tra di loro c’è una fondamentale differenza: gli interventi trainanti possono godere sempre della detrazione fiscale del 90%, mentre gli interventi trainati possono godere di tale incentivo solamente se realizzati insieme a un intervento trainante.
Gli interventi trainanti si possono suddividere in 3 categorie:
- Interventi antisismici
- interventi per l’isolamento termico delle superfici dell’involucro dell’edificio a patto che l’azione porti a lavorare su più del 25% della superficie disperdente lorda
- interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti di riscaldamento o raffreddamento.
Gli interventi trainati, invece, possono essere divisi in 4 categorie:
- interventi di efficientamento energetico
- creazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica
- installazione o aggiunta di sistemi di accumulo integrati negli impianti fotovoltaici.
È possibile usare il Superbonus 90% per una caldaia a biomassa?
Sì, è possibile sfruttare gli incentivi del Superbonus 90% per ottenere detrazioni fiscali per l’installazione di una nuova caldaia a biomassa.
Le condizioni che valevano per il Superbonus 110% restano le stesse anche per il Superbonus 90%.
Come descritto nell’articolo dedicato: Superbonus e caldaia a biomassa possono viaggiare insieme solo se vengono soddisfatti alcuni particolari requisiti. Scopriamo di cosa si tratta:
- La casa in cui viene installato il generatore termico a pellet o legna deve trovarsi in un’area non soggetta a procedura di infrazione per la qualità dell’aria.
- Deve essere anche una zona non metanizzata.
- Infine, l’impianto da installare deve avere le elevate prestazioni emissive della caldaia a biomassa 5 stelle.
Bisogna specificare che questi requisiti valgono nel caso in cui l'installazione della caldaia a biomassa sia elemento trainante in quanto, se l'intervento in oggetto è trainato allora è possibile installare una caldaia a pellet anche in zona metanizzata sia in caso di sostituzione di un'altra caldaia a biomassa (con una caldaia anche 4 stelle) sia in caso di nuova installazione (con una caldaia 5 stelle). Possiamo affermare quindi, che quando l'installazione della caldaia a biomassa in Superbonus non è elemento trainante, allora si seguiranno le regole dell'Ecobonus.
Se tra i lavori di efficientamento energetico prevedi anche la sostituzione della caldaia esistente con una caldaia a biomassa di nuova generazione, contattaci: saremo felici di supportarti.
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