Incentivi sostituzione caldaia: quali sono e come ottenerli

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Un guasto importante, un impianto obsoleto o semplicemente il desiderio di riscaldare casa in modo ecosostenibile? Sono solo alcuni dei motivi che ci spingono a sostituire il vecchio generatore termico. Un’altra spinta al cambiamento ce la dà la convenienza economica: è un ottimo momento per prendere questa decisione perché sono disponibili diverse agevolazioni fiscali.Scopriamo allora quali sono gli incentivi per la sostituzione della caldaia e come ottenerli, in modo da avere tutte le informazioni necessarie per scegliere in modo consapevole.

Data pubblicazione: 23-10-2021
Autore: Rosalia Tatano
Incentivi sostituzione caldaia: quali sono e come ottenerli

Incentivi sostituzione caldaia: in cosa consistono?

Quasi sempre, l’agevolazione consiste in detrazioni fiscali, sconto in fattura o incentivi erogati direttamente sul conto corrente. Di cosa si tratta? Nel caso delle detrazioni fiscali , l’Agenzia delle Entrate restituisce una percentuale della spesa sostenuta per cambiare la caldaia in detrazioni Irpef, scalando l’importo dalle tasse future. Nel caso dello sconto in fattura del 50% anziché detrarre dall’IRPEF il 50%, il cliente cede il credito all’impresa in cambio di uno sconto in fattura di pari importo. Diverso è invece il caso del conto termico 2.0, in cui è il GSE (Gestore servizi Energetici) che in relazione alla caldaia e alla zona climatica, erogherà sino al 65% direttamente sul conto corrente del cliente.

Ma vediamo in dettaglio le agevolazioni analizzandole una per una: Conto Termico 2.0, Ecobonus 50% per efficientamento energetico, Bonus Casa 50% per ristrutturazioni edilizie e Superbonus 110%.

Conto Termico 2.0: come funziona?

Il Conto Termico 2.0 è un incentivo di cui si può beneficiare in caso di interventi tesi ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il presupposto per poter accedere al Conto Termico 2.0 è la sostituzione di un generatore termico obsoleto a biomassa o gasolio.

Prevede contributi economici che arrivano fino al 65% della spesa sostenuta e la cifra viene erogata direttamente sul conto corrente di chi beneficia del contributo.

Conto Termico 2.0: interventi detraibili

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori termici alimentati attraverso fonti rinnovabili, come ad esempio le biomasse.
  • Installazione di pannelli solari termici, sia per la produzione di acqua calda sanitaria che come integrazione dell’impianto di riscaldamento.
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

Conto Termico 2.0: come ottenerlo

  1. Innanzitutto, è necessario registrarsi sul portale dedicato del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), questo verrà fatto dallo studio che si occuperà del disbrigo pratiche. 
  2. Dopo aver effettuato l’intervento, occorre fare richiesta del Conto Termico 2.0 al GSE nella sezione dedicata del sito. Per farlo, devono essere caricati e inviati tutti i dati relativi all’abitazione, all’impianto termico esistente e ai lavori da incentivare.
  3. Per presentare la richiesta, si hanno a disposizione 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, che non può essere maggiore di 90 giorni dalla data dell’ultimo pagamento. Ricevuta la richiesta, il GSE dà inizio a un processo di valutazione: in caso di esito positivo, viene inviata la lettera di avvio dell’incentivo al soggetto responsabile.
  4. Il GSE eroga il contributo attraverso bonifico bancario. In caso di importi fino a 5.000€, il contributo viene pagato in una sola rata (dopo 90 giorni dalla richiesta di incentivo), mentre, in caso di cifre superiori, sono previste 2 o 5 rate annuali, in base al tipo di intervento.

È utile ricordare che il beneficiario è sempre tenuto a trasmettere la documentazione specifica degli interventi realizzati e dei pagamenti effettuati.

Quali sono i documenti necessari per il conto termico?

La documentazione necessaria per l’espletamento della pratica conto termico, riguarda sia documentazione dell’immobile sia la documentazione dell’intervento realizzato.

Nel caso di sostituzione di caldaia a biomassa o gasolio obsoleta con una nuova caldaia a pellet in classe 5 la documentazione utile sarà la seguente:

  • Copia carta identità;
  • Copia tessera sanitaria;
  • Copia Visura Catastale;
  • Foto vecchio generatore (Installato);
  • Foto dati di targa vecchio generatore;
  • Certificato smaltimento vecchio generatore;
  • Foto vano tecnico post dismissione vecchio generatore;
  • Fattura acquisto nuova caldaia;
  • Distinta bonifico fornitore caldaia;
  • Foto nuovo generatore  (Installato);
  • Foto dati di targa nuovo generatore;
  • Certificati e schede tecniche nuove generatore in Classe 5;
  • Foto valvole termostatiche;
  • IBAN per accredito incentivo;

Ecobonus 50% per efficientamento energetico: come funziona?

L’Ecobonus 50% per efficientamento energetico è un’agevolazione fiscale per interventi di riqualificazione energetica, come la sostituzione o nuova installazione di impianti di riscaldamento alimentati con biomasse. Consiste in una detrazione del 50% delle spese totali sostenute, fino a un massimo di 30.000€, da suddividere in 10 rate annuali della stessa cifra. Per gli importi pagati nel 2020 e nel 2021, in alternativa alla detrazione fiscale, è possibile usufruire dell’incentivo attraverso i meccanismi dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Ecobonus 50% per efficientamento energetico: lavori detraibili

  • Realizzazione di lavori che incrementano l’efficienza energetica dell’immobile.
  • Sostituzione o nuova installazione di impianti di riscaldamento.
  • Acquisto e posa in opera di nuovi impianti di riscaldamento alimentati con biomasse.
  • Acquisto e posa in opera di supporti tecnologici in grado di controllare a distanza gli impianti di climatizzazione.

Ecobonus 50% per efficientamento energetico: come ottenerlo

  1. In caso di sostituzione, installare una caldaia a biomassa in classe 5 con 4 stelle ambientali o superiore.
  2. In caso di nuova installazione, installare una caldaia a biomassa in classe 5 con 5 stelle ambientali.
  3. Effettuare il pagamento attraverso bonifico parlante in cui sia chiaramente indicato “Ecobonus” nella causale.
  4. Per ottenere la detrazione, non sono richieste comunicazioni preventive. Entro 90 giorni dalla data di fine lavori, è sufficiente inviare attraverso il sito web dell’Enea le informazioni descritte nell’attestato di prestazione energetica e la scheda descrittiva dell’intervento, preparata da un tecnico abilitato.

Bonus Casa 50% per ristrutturazioni edilizie: come funziona?

La prossima agevolazione utile per sostituire la caldaia è il Bonus Casa 50% per ristrutturazioni edilizie. Come l’Ecobonus per efficientamento energetico, anche in questo caso parliamo di una detrazione Irpef del 50%, riconosciuta in dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di pari importo o con sconto in fattura del 50%.

Bonus Casa 50%: interventi detraibili

  • Manutenzione straordinaria su edifici a uso residenziale, categoria in cui rientra la sostituzione della caldaia.
  • Restauro e risanamento conservativo.
  • Ristrutturazione edilizia.

Bonus Casa 50%: come ottenerlo

  1. Installare una caldaia a biomassa oppure un sistema solare termico (anche entrambi). Il pagamento dev’essere effettuato attraverso bonifico bancario in cui siano inseriti il riferimento alla norma nella causale, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e sia codice fiscale che partita IVA del beneficiario del bonifico.
  2. Dopo aver eseguito gli interventi di ristrutturazione, ma sempre entro 90 giorni dalla data di fine lavori, è necessario registrarsi sul sito dedicato dell’Enea.
  3. Entrare nella sezione del Bonus Casa con l’anno in cui si sono conclusi i tuoi lavori.
  4. Compilare la dichiarazione con la scheda delle spese sostenute e inviarla.
  5. Stampare e conservare il documento.

Superbonus 110%: come funziona?

Tra gli incentivi per la sostituzione della caldaia, è forse il più famoso. Il Superbonus 110% è un’agevolazione per i lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico. Consiste in una detrazione fiscale del 110% e consente di accedere, in alternativa, alle modalità dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Per beneficiare del Superbonus 110% è necessario effettuare almeno un intervento trainante e si può estendere l’incentivo anche a uno o più interventi trainati.

Superbonus 110%: interventi detraibili

Lavori trainanti:

  • Cappotto termico.
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento in condomini.
  • Sostituzione degli impianti di riscaldamento in abitazioni singole. Lavori trainati:
  • Interventi di riqualificazione energetica.
  • Installazione di sistemi solari termici.
  • Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
  • Installazione di caldaie a biomassa.
  • Sostituzione infissi.
  • Installazione impianto fotovoltaico.


Scopri in dettaglio l’elenco aggiornato 2021 degli interventi detraibili con il Superbonus 110%

Superbonus 110%: come ottenerlo

  1. Prima dei lavori previsti, è necessario richiedere l’Attestato di Prestazione Energetica.
  2. Ogni pagamento dev’essere portato a termine tramite bonifico, in cui siano chiari la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA del destinatario del bonifico.
  3. A seconda degli interventi effettuati, potrebbe essere obbligatorio depositare in Comune la relazione tecnica dell’intervento.
  4. A fine lavori, occorre farsi rilasciare nuovamente l’APE.
  5. Entro 90 giorni dalla fine dei lavori, bisogna inserire e inviare sul sito dell’Enea la scheda descrittiva e quella informativa.

Ora che conosci gli incentivi per la sostituzione della caldaia, è il momento di scegliere il modello giusto: scopri perché la caldaia a pellet 5 stelle Blu Evo è il generatore termico adatto a riscaldare la tua abitazione in modo super confortevole, con ottime prestazioni e bassi consumi. Sai che è la prima caldaia italiana ad aver ridotto i livelli minimi emissivi consentiti dalla legge?

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