Tra le misure economiche previste dal Decreto Rilancio c’è il Superbonus, che consiste in detrazioni fiscali del 110% per lavori di efficientamento energetico. Non tutti gli interventi rientrano nell’Ecobonus 110%: e le caldaie a pellet? Partiamo da qui per scoprire come accedere all’agevolazione installando un sistema di riscaldamento domestico alimentato a biomassa.
Le caldaie a pellet rientrano nell’Ecobonus 110%?
Sì, con l’installazione di una caldaia a pellet è possibile accedere all’Ecobonus 110%,ma da sola non basta: è necessario effettuare altri lavori di riqualificazione energetica per usufruire di questo incentivo. Può essere sia una nuova installazione che la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento.
La caldaia a pellet può essere inserita nel progetto superbonus sia come elemento trainante sia come elemento trainato. La caldaia a pellet può essere elemento trainante del progetto Superbonus 110%, solo nelle zone non metanizzate e nelle zone non soggette a infrazione per la qualità dell'aria. Nel caso di zona metanizzata e\o soggetta ad infrazione per la qualità dell'aria, la caldaia a pellet rientra comunque nel progetto Superbonus 110% ma solo come elemento trainato.
Per essere elemento trainante del Superbonus 110%, la caldaia a pellet deve avere certificazioni specifiche:
- 5 Stelle ambientali (D.M. 186-2017)
- Classe 5 (303-5:2012)
L’installazione della caldaia a biomassa è incentivata dall’Ecobonus 110% ma in alcuni casi, solo l’installazione della caldaia a pellet potrebbe non bastare per l’accesso alla detrazione. La ratio di base dell’Ecobonus 110% mira all’efficientamento energetico dell’abitazione aumentando di 2 classi energetiche la classe attuale dell’abitazione o raggiungendo la classe più alta. Pertanto pur potendo inserire la caldaia a pellet nel progetto come elemento trainante, potrebbe essere necessario effettuare altri lavori per avere l'aumento di due classi. Nella maggior parte dei casi (in relazione alla classe energetica di partenza) la caldaia a pellet come elemento trainante, contribuisce in misura determinante all'aumento di 2 classi. In questi casi o per le abitazioni in cui l'APE attesti una classe energetica elevata ad esempio B o A, il consulente potrebbe verificare che per l’accesso alle detrazioni del 110% potrebbe bastare l’installazione della caldaia a pellet senza effettuare altri interventi.
Ecobonus 110%: lavori trainanti e trainati
La normativa distingue tra lavori trainanti e trainati: dei primi, bisogna effettuarne almeno uno per rientrare nel nuovo Ecobonus. I secondi danno diritto alle detrazioni al 50% e al 65% del precedente ecobonus e ora possono accedere al Superbonus110% purché eseguiti in abbinamento ad almeno un intervento trainante.
Lavori trainanti
- Interventi di isolamento termico.
- Sostituzione dell’impianto di riscaldamento
- Istallazione di Sistemi solari e/o fotovoltaici
Lavori trainati
- Lavori di efficientamento energetico come la sostituzione di infissi ad esempio.
- Impianti per il solare termico e fotovoltaici.
- Infrastrutture per caricare i veicoli elettrici (colonnine elettriche).
Superbonus: vincoli da rispettare
- Alla data di richiesta dell’agevolazione, l’edificio dev’essere accatastato oppure con richiesta di accatastamento in corso e a posto con il pagamento dei tributi.
- Gli interventi oggetto della detrazione devono aumentare l’efficienza energetica dell’immobile attraverso il miglioramento di almeno due classi energetiche.
- Le spese devono essere sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
- La caldaia a biomassa deve possedere la certificazione secondo la EN 303-5:2012 in classe 5 e conforme al D.M 186 con 4 e 5 stelle ambientali.
Come funziona l’Ecobonus 110% per chi installa una caldaia a pellet?
La spesa massima detraibile per chi installa una caldaia a pellet e può usufruire dell’Ecobonus 110% è di 30.000€ per ogni unità immobiliare. L’agevolazione consiste in sgravi fiscali di cui si beneficia con la dichiarazione dei redditi.
Esempio: con una spesa totale di 10.000€, l’Agenzia delle Entrate rimborserà 11.000€ come detrazioni sulle tasse future nei 5 anni successivi.
In alternativa, è possibile chiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Sconto in fattura
Attraverso lo sconto in fattura, l’impresa edilizia incaricata di eseguire i lavori anticipa la spesa detraibile. Il committente, quindi, non dovrà versare nulla perché ottiene l’agevolazione con lo sconto immediato in fattura dell’importo dovuto. La ditta recupererà poi la somma come credito d’imposta.
Cessione del credito
In alternativa all’accesso diretto alle detrazioni e allo sconto in fattura, c’è la cessione del credito: è possibile cedere direttamente il credito concesso dall’incentivo a terzi, senza passare per ditte e fornitori.
Caldaie a biomassa: come richiedere il Superbonus
Per ottenere l’Ecobonus 100% è necessario:
- Scegliere una caldaia a pellet con tutte le certificazioni che consentano l’accesso al Superbonus del 110%
- Consegnare in Comune la relazione tecnica.
- Predisporre tutta la documentazione necessaria, con l’aiuto di un ingegnere, architetto o geometra.
- Eseguire i pagamenti attraverso bonifici parlanti, in cui dichiarare chiaramente numero e data fattura, causale, codice fiscale del beneficiario e partita IVA di chi riceve il bonifico.
- Inviare entro 90 giorni dalla data di fine lavori una scheda descrittiva dell’intervento e la dichiarazione di congruità delle spese sostenute sull’apposito sito dell’Enea
Ecobonus 2020: documentazione da conservare
- L’asseverazione di un tecnico abilitato.
- La documentazione inviata all’Enea.
- Le schede tecniche.
- Le fatture degli interventi realizzati.
- Le ricevute dei bonifici.
- La ricevuta dell’invio all’Enea.
Il Superbonus al 110% rende ancora più appetibile l’installazione di un impianto a biomassa: scopri perché la caldaia a pellet è il riscaldamento ecologico che fa per te.
Caldaia a pellet 5 stelle