Ecobonus 50%: interventi ammessi
L’Ecobonus è un incentivo riservato ai lavori di riqualificazione energetica e consiste in una detrazione fiscale del 50% dall’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’IRES (Imposta sul reddito delle società). Per beneficiarne, è necessario eseguire interventi per efficientamento energetico, in grado quindi di incrementare il livello di efficienza energetica di edifici già esistenti.
- Interventi per il miglioramento termico dell’edificio come, ad esempio, coibentazioni e finestre.
- Sostituzione di impianti per la climatizzazione invernale.
- Installazione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a biomasse.
Detrazione 50%: quali documenti occorrono?
- Asseverazione da parte di un tecnico abilitato per garantire l’adesione degli interventi realizzati ai requisiti tecnici.
- Scheda informativa per riportare con esattezza i lavori effettuati.
- Attestato di Prestazione Energetica (APE) che individua i parametri dell’efficienza energetica dell’edificio usando procedure approvate dalle Regioni e dalle Province autonome.
Sconto in fattura e cessione del credito anche per l’Ecobonus
Inizialmente prevista solo per gli interventi detraibili con il Superbonus del 110%, la possibilità di fruire della cessione del credito e dello sconto in fattura è stata poi estesa anche all’Ecobonus 50%.
È possibile, quindi, cedere le detrazioni a banche o istituti finanziari, ricevendo in cambio l’importo della detrazione spettante per gli interventi realizzati. In alternativa alla cessione del credito, si può scegliere di usufruire dello sconto in fattura, applicato dal fornitore che potrà utilizzarla come credito d’imposta o cederla a sua volta a intermediari finanziari.
Ecobonus 50%: modalità di pagamento
Per accedere alla detrazione 50% per efficientamento energetico, è obbligatorio garantire la tracciabilità del pagamento. In particolare:
- Il pagamento deve essere eseguito attraverso bonifico bancario o postale.
- I titolari di reddito d'impresa non hanno l’obbligo di pagamento tramite bonifico, ma devono presentare altra idonea documentazione in grado di assicurare ugualmente la tracciabilità del pagamento.
Nel bonifico bancario o postale è necessario inserire:
- Causale del versamento che include chiaramente il ricorso all’Ecobonus.
- Codice fiscale del beneficiario.
- Numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a cui è diretto il bonifico.
Quali caldaie a pellet accedono all’Ecobonu 50%
Per beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito, per l’acquisto e l’installazione di una caldaia a pellet è fondamentale accertarsi che il generatore di calore in questione abbia determinati requisiti.
È opportuno ribadire che, l’Ecobonus 50% così come gli altri incentivi, non sono finalizzati all’acquisto della caldaia ma sono piuttosto legati ad un intervento di efficientamento energetico. Oltre all’intervento di riqualificazione energetica è fondamentale che il generatore sia in possesso di determinate certificazioni.
Una volta accertati i requisiti dell’immobile oggetto dell’intervento, le certificazioni della caldaia che garantiscono il diritto allo sconto in fattura sono:
- Classe 5 (EN 305-5:2012);
- Classe ambientale 4 stelle o superiore (DM 186/2017)
Documentazione da presentare al fornitore per la richiesta dello sconto in fattura 50%
Per gli immobili interessati da interventi di riqualificazione energetica è possibile richiedere lo sconto in fattura per l’acquisto della caldaia a pellet. Recandoti dal fornitore e chiedendo lo sconto in fattura per l’acquisto della caldaia è sempre buona prassi presentare tutta la documentazione in modo da capire se si ha realmente diritto alla detrazione e al relativo sconto.
Un tecnico abilitato sarà in grado di fornire tutte le informazioni del caso ancora prima di recarsi dal fornitore. In ogni caso, vogliamo per completezza di informazioni, specificare di seguito la documentazione da esaminare in una prima fase, per capire se si ha diritto alla detrazione.
La documentazione da analizzare al primo step sarà:
- Carta identità;
- Tessera sanitaria;
- Certificato di proprietà;
- Visura catastale;
- Ape (Attestato di prestazione energetica);
- Comunicazione inizio lavori
Questa documentazione “preliminare”, nella maggior parte dei casi, è sufficiente per stabilire se si ha diritto allo sconto in fattura per efficientamento energetico.
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