Caldaia policombustibile: come funziona e perché sceglierla

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Decidere di acquistare una caldaia a biomassa porta con sé molte domande: quale combustibile scegliere? Come affrontare il problema della stagionalità o della variazione dei costi? La caldaia policombustibile tenta di rispondere a queste domande, proponendo una soluzione capace di accogliere biomasse legnose e vegetali all’interno dello stesso generatore di calore.In questo articolo faremo chiarezza sulle caratteristiche essenziali della caldaia policombustibile: e sul perché sia una scelta consigliata per la sua grande versatilità e i vantaggi che porta con sé.

Data pubblicazione: 09-11-2022
Autore: Riccardo Vinci
Caldaia policombustibile: come funziona e perché sceglierla

Cos’è e come funziona la caldaia policombustibile?

Le caldaie a biomassa sfruttano come combustibile le biomasse legnose e vegetali. Tra i vari tipi di combustibili, scegliere la caldaia giusta non è sempre facile: una biomassa può essere difficilmente reperibile all’interno della filiera corta, oppure può soffrire troppo della stagionalità o degli aumenti di prezzo, andando a intaccare i vantaggi economici dell’investimento per una caldaia a biomassa. Per questo un acquisto ponderato tiene conto non soltanto della caldaia che sembra migliore in linea teorica, ma che risulta ideale per la tua specifica situazione, in base all’area geografica e a numerosi altri fattori.

Nonostante sia sempre consigliabile l’intervento di un professionista che con esperienza e le domande giuste può indirizzarti verso la caldaia a biomasse ideale per le tue esigenze, le soluzioni policombustibili sono un vero e proprio gioiello tecnologico valido per quasi qualunque necessità. Ma di cosa si tratta?

Le caldaie policombustibili, in genere integrabili con l’impianto di riscaldamento già presente, sono la soluzione ideale per chi vuole sentirsi libero di cambiare il combustibile in base alla disponibilità e alle oscillazioni di prezzo. Con una caldaia policombustibile, o onnivora, puoi mantenere tutti i vantaggi della caldaia a pellet e ottenere maggiore flessibilità di utilizzo e maggiore libertà di scelta.

La stessa caldaia policombustibile, infatti, può essere alimentata da numerose biomasse legnose e vegetali (i combustibili più diffusi sono legna da ardere, pellet, trucioli, segatura, nocciolino, sansa, gusci triti, vinaccia e agripellet di girasole), consentendo di scegliere in base a diversi fattori: normative e regolamenti regionali, disponibilità di una biomassa rispetto a un’altra, stagionalità, variazioni di costo e possibilità di utilizzo di prodotti specifici.

La caldaia policombustibile: i vantaggi

Al di là di un maggiore controllo sui prezzi, scegliere una caldaia policombustibile significa sfruttare tutti i vantaggi di una caldaia a biomassa, quindi riuscire a sfruttare fonti rinnovabili ottenute da scarti, e sottoprodotti della filiera agroforestale che per la maggior parte andrebbero perse.

Si tratta di fonti energetiche facilmente reperibili in natura e poco inquinanti, al di là dell’anidride carbonica rilasciata durante la combustione, e dal potere calorifico elevato. Comprare una caldaia policombustibile, quindi, significa anche proteggere l’ambiente con un occhio di riguardo sul portafoglio.

Acquistare una caldaia policombustibile oggi significa sfruttare anche vari sistemi capaci di rendere più comode le operazioni di caricamento, pulizia e gestione della caldaia.

Centraline digitali permettono di regolare elettronicamente accensione, spegnimento e modulazione della fiamma, aspiratori e cassetti per la cenere consentono di facilitare le operazioni di pulizia ordinaria lasciando all’utente soltanto le incombenze di pulizia meno frequenti, e i sensori del combustibile permettono ai sistemi di caricamento automatici di far affluire la giusta quantità di combustibile all’interno del bruciatore.

Caldaia policombustibile: quale combustibile scegliere?

Nonostante la scelta tra i combustibili compatibili sia legata a numerosi fattori ambientali, stagionali ed economici, è importante anche confrontare il potere calorifico dei vari carburanti.

Il prezzo del combustibile, infatti, va confrontato con il potere calorifico per kg: il legno, ad esempio, costa meno del pellet di classe massima per tonnellata di prodotto, ma ha un potere calorifico pari al 77% di quello del pellet.

Oltre all’efficienza e al costo è fondamentale anche tenere conto delle normative nazionali e regionali. Le norme del Decreto Legislativo 199/2001 fissano dei criteri molto precisi per determinare i combustibili certificati: per il pellet, ad esempio, la certificazione deve sempre provenire da un organismo di certificazione accreditato sulla base delle proprietà del biocombustibile (secondo la norma UNI EN ISO 17225-2), e criteri simili sono presenti su tutto il territorio nazionale per i vari carburanti.

Se stai pensando di comprare una caldaia a biomassa e hai comodo accesso a una biomassa, sei già sulla strada giusta. Valuta la possibilità di farti consigliare da tecnici che sapranno indirizzarti nel modo più corretto in base alla loro esperienza e alla loro conoscenza della situazione attuale dei mercati e dei combustibili, oltre a suggerirti di possibili incentivi che possono ridurre il peso del tuo investimento iniziale.

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