Caldaia a pellet o cippato: guida alla scelta
Partiamo dai materiali. Il cippato è un combustibile legnoso, ricavato utilizzando sia gli scarti legnosi che quelli relativi alla potatura di giardini. Ha un potere calorifico dal valore medio di 4 kWh per kg, perfetto per un consumo domestico. È possibile distinguere tra due diverse varianti di cippato:
- Quello più sottile (fino a circa 3 cm), da destinare a caldaie e stufe.
- Quello più spesso (fino a circa 6 cm), adoperato nella caldaia di tipo industriale.
Il pellet viene prodotto attraverso un apposito processo industriale ed è ricavato dalla segatura del legno di scarto. Ha una forma solitamente cilindrica e il suo potere calorifico, soprattutto se è un pellet di buona qualità, è di circa 4,7 kWh/kg, quindi maggiore rispetto a quello del cippato.
In entrambi i casi, si tratta di ottimi combustibili naturali, adatti al riscaldamento, soprattutto domestico. Quale scegliere tra le caldaie che usano un materiale invece dell’altro? Per una buona scelta, consigliamo di concentrarci principalmente su:
- Reperibilità combustibile.
- Sistema di stoccaggio.
- Tipologia di riscaldamento desiderata.
Reperibilità combustibile
Il cippato potrebbe rivelarsi una scelta economicamente più conveniente nelle aree dove c’è un’alta disponibilità di questo materiale perché ciò abbatterebbe i costi di trasporto e ne farebbe abbassare il prezzo. Quindi scegliere il cippato potrebbe essere più conveniente se si abita in luoghi come questi:
- Zone di montagna.
- Vicino a boschi e foreste.
- All’interno di zone agricole a frutteto.
Sistema di stoccaggio
Hai un impianto di riscaldamento di dimensioni medio grandi per edifici con un fabbisogno termico superiore ai 35 kW? Per generatori termici di questo tipo, generalmente si sceglie il cippato perché ha un contenuto più elevato di umidità e, quindi, ha bisogno di un sistema più elaborato per lo stoccaggio e la filtrazione dei fumi.
Un sistema di stoccaggio è, comunque, necessario in ogni caso. Anche nel luogo dove si installa la caldaia a pellet, occorre individuare uno spazio adatto per ospitare il biocombustibile, che dovrebbe avere una metratura sufficiente per contenere la quantità che occorre per un anno. Rispetto al cippato, però, il pellet occupa meno spazio e ciò lo rende ideale per un consumo domestico.
Riscaldamento residenziale o industriale?
A monte, infatti, in base alla tipologia di riscaldamento, residenziale o industriale, è possibile operare la propria scelta, tenendo sempre in considerazione globalmente le proprie esigenze. Per i motivi accennati, relativi a reperibilità del combustibile e sistema di stoccaggio, in caso di riscaldamento industriale può essere più conveniente scegliere il cippato, mentre per il riscaldamento domestico potrebbe essere preferibile optare per il pellet. Ti interessa saperne di più? Scopri consigli utili e soluzioni su come riscaldare casa.
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