Termoregolatore per sistema solare termico: a cosa serve e come funziona

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Il termoregolatore dell’impianto solare termico è uno dei componenti che contribuiscono a rendere questa tecnologia così efficiente e capace di abbassare i costi energetici. Questo sistema, infatti, rappresenta una soluzione efficace non solo per produrre acqua calda sanitaria, ma anche per integrare l’impianto di riscaldamento.

A differenza dei combustibili fossili, inoltre, l’energia solare è disponibile senza limiti, gratuitamente e a zero emissioni inquinanti. Per tutti questi motivi e per la presenza di agevolazioni statali che rendono l’investimento ancora più conveniente, il sistema solare termico si diffonde sempre di più: partiamo dal capire come funziona l’impianto a circolazione forzata, in cui il termoregolatore è presente per svolgere un compito ben preciso.

Data pubblicazione: 06-08-2022
Autore: Riccardo Vinci
Termoregolatore per sistema solare termico: a cosa serve e come funziona

Funzionamento del sistema solare termico a circolazione forzata

Differentemente dall’impianto a circolazione naturale, basato sulle leggi fisiche di convezione termica secondo cui un fluido caldo tende a salire mentre uno freddo scende, il sistema solare termico a circolazione forzata ha bisogno dell’energia elettrica per poter funzionare al meglio.

In particolare, è necessario l’impiego di una pompa elettrica perché deve occuparsi di far circolare il liquido termovettore all’interno della serpentina del serbatoio di accumulo, dove l’acqua può essere prima riscaldata e poi inviata nel circuito di riscaldamento oppure in quello dell’acqua calda sanitaria (che sono separati), a seconda delle esigenze.

A cosa serve e come funziona il termoregolatore nel solare termico

Per ottimizzare il funzionamento dell’impianto solare termico, nel sistema è presente una centralina di controllo con un termoregolatore che ha il compito di intervenire qualora la temperatura di uscita del liquido termovettore o dell’acqua risultasse più bassa di quella desiderata.

Infatti, il dispositivo è dotato di sonde di temperatura presenti proprio per questo scopo. Quando deve intervenire, il termoregolatore attiva un sistema di riscaldamento ausiliario, che può essere la semplice resistenza elettrica del boiler oppure un sistema più potente come una caldaia a pellet.

Integrazione solare termico con caldaia a pellet

Utilizzare un impianto combinato composto dalla tecnologia che sfrutta l’energia del sole insieme a una caldaia a biomasse è una scelta che risulta conveniente per più motivi. In particolare:

  • Nelle stagioni più calde, la caldaia non viene sollecitata e il solare termico riesce a soddisfare autonomamente la produzione di acqua calda sanitaria.
  • Quando le temperature sono fredde, la caldaia a pellet interviene solo quando è necessario, integrando il solare termico solo nei momenti in cui l’energia del sole non riesce a coprire interamente le esigenze di riscaldamento o di produzione di acqua calda sanitaria. 

In entrambi i casi, è evidente il risparmio di energia, consumi e costi. Senza dimenticare che sia il solare termico che la caldaia a biomassa possono essere installati beneficiando di incentivi statali come ad esempio il Conto Termico 2.0.Per ottenere il massimo della convenienza economica e allo stesso tempo il più basso impatto per l’ambiente, ti consigliamo di scegliere un generatore termico con una certificazione di qualità ambientale 4 o 5 stelle. Scopri di più nella guida alla caldaia a pellet 5 stelle, una soluzione alla portata di chi desidera un modello estremamente ecologico ed efficiente per il riscaldamento domestico.