Perché si forma la condensa nella canna fumaria?
Lo sbalzo termico è all’origine della condensa nella canna fumaria: quando si accende e si spegne l’impianto di riscaldamento si creano le condizioni per la sua formazione. Cosa accade? In pratica i fumi di combustione nei tubi si raffreddano rapidamente, facendo così condensare l’umidità. Anche la qualità del combustibile gioca un ruolo determinante. Nel caso della legna, bisogna utilizzare sempre quella stagionata e di piccola pezzatura. Il nocciolino o altri combustibili compatibili, devono essere asciutti e depolverizzati. Il pellet, cosi come gli altri combustibili, presentano certificazioni cui è fondamentale fare riferimento sia da un punto di vista normativo sia in termini di resa in fase di combustione.
L’installazione della canna fumaria eseguita a regola d’arte generalmente previene qualsiasi problema e garantisce il funzionamento corretto del generatore termico. Non sempre, però, è colpa della canna fumaria: scopriamo cause e rimedi dei problemi allo scarico della condensa nella canna fumaria.
Ostruzione del tubo canna fumaria
Il più frequente motivo della creazione della condensa è l’ostruzione del tubo o un’insufficiente espulsione dei fumi. Per controllare che sia effettivamente questa la causa, possiamo esaminare il tubo affinché non siano presenti accumuli di fuliggine.
Ricordiamo che per una corretta espulsione dei fumi e per un funzionamento efficiente del nostro impianto, la pulizia della canna fumaria gioca un ruolo determinante. La regolare pulizia della canna fumaria infatti, dovrà essere effettuata almeno una volta l’anno da un professionista specializzato.
Come detto nel precedente paragrafo la qualità del combustibile è fondamentale non solo per un garantire un rendimento maggiore della caldaia, ma lo è anche per altri due fattori. Prima di tutto il livello di emissioni ambientali e successivamente per garantire una maggiore vita utile del generatore termico. L’utilizzo di legna umida o non stagionata, ad esempio, porterà oltre a consumi più alti e a rese più basse anche maggiori incrostazioni sia all’interno del corpo caldaia sia all’interno della canna fumaria.
La pulizia della canna fumaria è un’attività da svolgere almeno una volta l’anno. Oltre all’intera parte lineare verticale, bisogna prestare maggiore attenzione ai tratti orizzontali e alle curve. In questi tratti le ceneri si depositano con maggiore frequenza e possono concorrere alla formazione di incrostazioni che ostruiscono la regolare fuoriuscita dei fumi.
Un’altra parte fondamentale, che agisce sulla corretta espulsione dei fumi e determina la semplicità o meno con cui sia corpi estranei che agenti atmosferici agiscano nel processo di aspirazione, è il comignolo della canna fumaria. Proprio per questi motivi sarà fondamentale quindi, sia scegliere il modello di comignolo idoneo al proprio generatore di calore sia effettuare la pulizia con frequenza per mantenerne le prestazioni. È comunque sconsigliata l’installazione di reti (maglia larga o stretta) per impedire la nidificazione degli uccelli o l’ingresso di corpi estranei. Le reti si incrostano facilmente e ostruiscono la regolare fuoriuscita dei fumi.
Un comignolo non idoneo al proprio generatore, può essere più sensibile agli agenti atmosferici causando ad esempio l’ingresso di acqua piovana, che in molti casi viene erroneamente definita come condensa.
Giunture dei tubi non sigillate correttamente
Nel caso in cui la formazione della condensa avvenga quando l’impianto di riscaldamento è in funzione, è probabile che i tubi non arrivino alla temperatura adatta.
Per rimediare, è necessario far sì che le guarnizioni dei tratti di tubo all’esterno siano ben sigillate: l’aria che entra nei tubi può raffreddarli e far sì che si formi la condensa. Con il tempo le giunture possono rovinarsi, quindi periodicamente è opportuno rifare la sigillatura o sostituire fascette di bloccaggio e guarnizioni siliconiche. Inoltre, se si coibenta il tubo esterno con lana di roccia è possibile contenere il processo di creazione della condensa originata dallo sbalzo termico.
Scarico condensa della canna fumaria: l’accessorio giusto
Per la salvaguardia della vita utile del camino, esiste un elemento di impiantistica adatto a prevenire ed evitare qualsiasi problema relativo alla condensa. Stiamo parlando dello scarico condensa della canna fumaria: si tratta di un tappo in acciaio inox che raccoglie e scarica l’acqua piovana e la condensa attraverso un raccordo filettato.
Lo scarico canna fumaria dev’essere posto sotto un raccordo a “T” a 90° o a 135° e il suo utilizzo è consigliato oltre che compatibile sia con canna fumaria a doppia parete che singola. Ricordiamo che, se i fumi da espellere derivano dalla combustione di pellet o legna, è opportuno ridurre il tempo tra un intervento di manutenzione e l’altro e moltiplicare, quindi, gli opportuni controlli. Per mantenere efficiente e ben funzionante la tua caldaia a biomassa, insieme allo scarico condensa c’è anche un altro elemento di impiantistica da tenere in considerazione: scopri cos’è il moderatore di tiraggio e quando è opportuno installarne uno.