Negli impianti di riscaldamento, esiste un piccolo dispositivo che ricopre un ruolo molto prezioso per il corretto funzionamento dell’impianto. Stiamo parlando della pompa di circolazione per caldaia, un componente imprescindibile perché garantisce la diffusione dell’acqua calda fino ai termosifoni e ai sistemi di acqua calda sanitaria. Scopriamo di più su questo fondamentale elemento dell’impianto di riscaldamento domestico e come dimensionarne la potenza.
Cos’è la pompa di circolazione della caldaia?
Il circolatore della caldaia è una pompa che spinge l’acqua nel circuito dell’impianto, ma il suo apporto non si esaurisce con la sua funzione principale. Infatti l’utilizzo di queste pompe aiuta a ridurre lo spreco di energia e contribuisce a raggiungere diversi obiettivi:
- Ridurre i costi di gestione.
- Prevenire squilibri termici.
- Assicurare il funzionamento silenzioso delle valvole termostatiche.
Circolatore inverter: solo l’energia richiesta
Ogni pompa di circolazione per caldaia si distingue per i valori di portata e prevalenza: quando cresce la portata (cioè la quantità di acqua al minuto) di pari passo scende la prevalenza (vale a dire la distanza massima in cui la pompa garantisce una certa portata).
Se nelle caldaie di vecchia generazione i valori sono costanti, così non è in quelle moderne, su cui infatti vengono dimensionati circolatori inverter: si tratta di dispositivi capaci di modulare automaticamente la quantità di energia in base alla richiesta.
Come dimensionare un circolatore
Nei vecchi impianti era relativamente facile dimensionare le pompe proprio perché a portata costante. Con i nuovi impianti, che invece sono a portata variabile, per capire come dimensionare un circolatore è necessario valutare la distanza e l’altezza tra la caldaia e il collettore da dove partono i tubi dei termosifoni.
In particolare, per determinare la potenza della pompa è utile identificare le altezze per individuare la prevalenza esatta: a ogni potenza corrisponde la relativa prevalenza. Oltre alle altezze e alle distanze, bisogna considerare la portata di acqua tecnica su cui bisogna intervenire. Un impianto a ventilconvettori ad esempio, richiede una portata d’acqua superiore rispetto ai classici caloriferi. Bisogna non tralasciare nulla affinché tutto funzioni correttamente e affidarsi a un professionista è l’unica soluzione per non commettere errori. Il rischio potrebbe essere quello di avere un impianto poco efficiente. Ti è mai capitato di avere alcuni termosifoni caldi e altri freddi? Se dopo aver escluso un problema di aria nel circuito, il problema persiste, la causa potrebbe riguardare proprio il circolatore della caldaia.
Per essere sicuri che la pompa di circolazione funzioni regolarmente, è fondamentale affidarsi per la manutenzione della caldaia a tecnici esperti, in grado di individuare eventuali anomalie e prevenire il rischio che la caldaia si blocchi.
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